
Nuova segnalazione di disagi proveniente dal pronto soccorso dell’ospedale San Luca. A raccontare un episodio è un nostro lettore: “La scorsa settimana episodio movimentato dovuto principalmente alle nuove regole per cui i parenti non possono entrare all’interno insieme ai pazienti – scrive – Un uomo dopo aver portato la moglie per una sospetta appendicite acuta, durante un diverbio e uno scambio di parole grosse, è stato allontanato in malo modo da infermieri e medici nonostante fosse stato autorizzato dal triage (dopo quasi cinque ore) ad entrare all’interno per ricevere una comunicazione urgente da parte della moglie riguardo lo stato di salute, interrotta dalla mancanza di segnale telefonico e la difficoltà di comunicare con il personale medico per ricevere informazioni a riguardo”.
“L’uomo sorpreso all’interno – prosegue nel racconto – ha cercato di far capire al personale medico che aveva l’autorizzazione momentanea ad essere li, ma non hanno creduto alla sua versione accusandolo di mentire e non hanno chiesto conferma alla ragazza del triage sull’eventuale permesso accordato finendo poi in quello che è stato uno scontro tra le parti. Non è semplice rimanere fuori in ansia per i parenti che stanno male e che magari hanno bisogno di un supporto morale da parte di una persona cara. Chi ha messo questa regola dovrebbe fare un passo indietro e trovare una soluzione più consona e soprattutto più umana. Premetto che questo pronto soccorso, a differenza del Campo di Marte dove era impossibile entrare, rimane accessibile a chiunque senza controlli né divieti dai corridoi interni con ingresso dalla sala gessi e raggi X, in quanto le porte sono sempre aperte” .