
Monta la protesta per il nuovo senso unico in via di Tiglio. Una “sperimentazione” fino al prossimo 15 settembre che ha già provocato una levata di scudi delle attività e che ora è al centro di una presa di posizione netta da parte di Confcommercio. Che nel chiedere correttivi – ovvero una marcia indietro – chiede quanto prima di essere ricevuta con una sua delegazione a Palazzo Orsetti.
L’associazione di categoria, prima ancora di entrare nelle questioni della problematicità del provvedimento, stigmatizza il metodo utilizzato dall’amministrazione comunale.
“Abbiamo appreso di questa decisione – si legge in una nota dell’associazione – soltanto a cose fatte, attraverso una comunicazione pervenuta ai nostri uffici tramite posta elettronica certificata. In primo luogo, dunque, è da stigmatizzare ancora una volta un metodo non partecipativo su un tema che è comunque di stretta attinenza con il mondo del commercio, vista la presenza nel quartiere di San Filippo di numerosi negozi. Più nello specifico, però, ci premono i gravi disagi che queste attività stanno subendo: con questo intervento intendiamo farci interpreti delle proteste di quei commercianti che dall’oggi al domani hanno visto ridurre drasticamente i loro incassi”.
“Introdurre un senso unico su una strada importante come via di Tiglio – prosegue la nota – significa cambiare le abitudini e gli spostamenti quotidiani di migliaia di automobilisti, che per forza di cose non passeranno più da San Filippo. Il flusso per i negozi che si trovano lungo questa arteria è già stato e verrà più che dimezzato, mettendo a rischio la sopravvivenza stessa di queste attività”. “La nostra associazione – termina la nota – chiede pertanto di poter essere ricevuta dall’amministrazione comunale in tempi rapidi per poter affrontare la questione, auspicando che questa misura definita a carattere sperimentale possa essere quanto prima corretta”.
Criticheanche da Confartigianato: “Nei giorni scorsi – scrive l’associazione di categoria – abbiamo avuto moltissime lamentele da parte delle aziende artigiane che hanno i laboratori o i negozi in Via di Tiglio e zone circostanti. A seguito, infatti della istituzione del senso unico in direzione Capannori nel tratto compreso tra via Orzali e via della Chiesa a San Filippo, non solo ci sono stati disagi nella circolazione, ma c’è stato un vistoso calo di clienti in tali aziende (sartorie, produzioni cornici, lavanderie, panifici, eccetera). Inutile dire la preoccupazione dei nostri artigiani che oltre alla crisi debbono combattere anche con le misure che adotta l’amministrazione comunale non si riesce più a capire con quale logica metta in atto simili provvedimenti”.
“Già qualche tempo fa – prosegue l’associazione di categoria – era stata cambiata la viabilità in alcune zone comprese tra la via Romana e via di Tiglio con sensi unici in via Felino Sandei, via Carignani, Via Martini, eccetera creando anche in questo caso delle difficoltà, sia pure non così importanti come quest’ultima della via di Tiglio. Ci viene detto che è sperimentale fino a settembre, e che se funziona diverrà permanente. Ma chi è che dice che funziona e poi per cosa funziona, per le imprese no di certo perché perderanno certamente molti avventori ed anche clienti storici. Ma il sindaco, in campagna elettorale non aveva detto che sulla viabilità ed i provvedimenti che riguardavano le imprese avrebbe consultato le categorie economiche? Erano solo promesse elettorali? Molte nostre aziende ed anche tanti residenti sono pronti a mettere in atto misure di protesta per ripristinare il doppio senso di marcia in quel tratto. Per non morire… per “carenza di traffico”. L’invito al sindaco è dunque di rivedere questa decisione perché non è più tempo di “giocare” sulla pelle delle imprese, in particolare di quelle artigiane ormai allo stremo della sopravvivenza”.