Itc Carrara: trasloco Civitali solo con aule per tutti

Garantire un numero di aule pari a quelle delle classi dell’Itc Carrara e del Civitali senza prevedere rotazioni o utilizzo di laboratori e tempi certi per i lavori di ristrutturazione nelle due scuole, nel rispetto dell’autonomia scolastica. E’ decisa la presa di posizione del consiglio d’istituto del Carrara che si è riunito in seduta straordinaria lunedì scorso (20 agosto) per dirimere della questione del trasloco degli studenti del Civitali in parte degli spazi della scuola.
Il Consiglio ha votato all’unanimità la mozione rivolta alla Provincia di Lucca, criticando il piano “calato dall’alto”. “La scelta del modello organizzativo – spiega il consiglio d’istituto nella mozione – spetta alle istituzioni scolastiche autonome, in particolare al Consiglio d‘Istituto, al Collegio dei docenti, al dirigente scolastico e, per gli aspetti contrattuali, alle Rsu. Non è di competenza della Provincia – attacca il consiglio d’istituto – scegliere un modello di organizzazione del lavoro basato su un numero di aule inferiori al numero di classi con l’uso a rotazione delle aule stesse e/o dei laboratori. Imporre tale modello semplicemente sottraendo delle aule, senza neanche rispondere alle lettere aperte delle Rsu delle due scuole coinvolte, dei docenti del Carrara e dei rappresentanti dei genitori, è un atto sostanzialmente non democratico”.
Il testo poi scende più nello specifico: “Nel merito, tale modello organizzativo non garantisce un’efficace azione didattica – si legge – infatti, non si può fare lezione ordinaria in un laboratorio che è dispersivo, ha effetti negativi sulla concentrazione e, soprattutto, rende difficile la didattica interattiva; verrebbe di fatto ridotta o impedita l’attività laboratoriale per le materie professionalizzanti; la continua rotazione delle classi ridurrebbe il tempo effettivo di lezione e creerebbe problemi per la sicurezza e vigilanza degli alunni e rischi per le attrezzature di laboratorio. Si ricorda, infine, che tale situazione non durerà tre mesi, ma presumibilmente tre anni, per cui l’emergenza diventerebbe normalità. Il fatto che sia stato finalmente approvato il finanziamento per il 2019 per i lavori al padiglione centrale non riduce allo stato i tempi, sia perché tali lavori potranno iniziare solo quando verrà consegnato il padiglione ospedale (peraltro destinato al Nottolini e con il cantiere è bloccato per una vertenza giudiziaria in corso), sia perché durante lo svolgimento dei lavori avremmo comunque un solo padiglione a disposizione, per cui saremmo costretti ancora a fare rotazioni”.
“In base a quanto emerso nell’incontro tecnico del 10 agosto del presidente con l’architetto Lazzari, il Consiglio apprende con sconcerto che l’ennesima promessa della Provincia sulla consegna della palestra grande a settembre 2018 sarà ancora una volta disattesa con uno slittamento dei tempi almeno fino a novembre – va avanti la mozione – Considerando che anche la palestra piccola presenta delle criticità, di fatto gli alunni e i docenti del Carrara all’ inizio delle lezioni dovranno ancora continuare ad usare spazi ristretti come è accaduto negli ultimi due anni, in cui in aggiunta sono stati costretti a svolgere le attività anche al gelo. Tra l’altro tutto ciò rende ancora più complicata la gestione delle rotazioni. Il Consiglio apprende con profonda preoccupazione, inoltre, che è ancora da espletare tutta la procedura di verifica delle condizioni di sicurezza, in particolare delle vie di esodo, per un edificio che vede raddoppiare il numero di studenti (con particolare riferimento alle esigenze degli alunni diversamente abili), docenti e personale Ata. Infine, apprende che, contrariamente alle assicurazioni iniziali, l’ingresso e l’uscita di alunni e personale per i primi tempi sarà comune alle due scuole, il che creerà ulteriori problemi in merito alla sicurezza, alla vigilanza e alla disciplina”.