


Il Comune si tira il freno. E fa retromarcia appena 18 giorni dopo dal via sulla sperimentazione della nuova viabilità nei quartieri di San Filippo e dell’Arancio. Giorni di roventi proteste e, da ultimo, minacce di diffide (non solo da singoli commercianti ma anche da Conad) sicuramente hanno indotto ad un ripensamento. Ma la decisione è maturata soprattutto per i dati sul traffico monitorati nella prima fase di istituzione del senso unico nel primo tratto della via di Tiglio. E il responso è stato una doccia fredda per l’ufficio viailità. Il traffico aumentato fino al 50% in strade di quartiere dove “insistono scuole ed edifici sensibili”, che non possono sopportare l’impatto dei flussi schizzati in questo modo ai limiti della congestione. Per questo, una volta che sarà concluso il cantiere della Geal – altro fatto che ha notevolmente peggiorato la vivibilità del quartiere – la via di Tiglio tornerà tutta a doppio senso. Resterà soltanto il divieto di svolta a sinistra (per intendersi verso il centro storico) per coloro che la imboccano arrivando da via Ingrillini.
“Andare avanti oltre sarebbe stato accanimento terapeutico”, ha ammesso con una metafora medica lo stesso sindaco Alessandro Tambellini, al fianco dell’assessore Celestino Marchini, che aveva deciso di adottare il provvedimento in via sperimentale fino al 15 settembre. Il grande malato, per riprendere le parole del primo cittadino, è il traffico in questa area della città, che facilmente si è trasformato in un incubo per chi soprattutto questi quartieri li vive. “L’analisi sui flussi del traffico che sono state compiute dal 7 agosto scorso quando è iniziata la sperimentazione – ha spiegato Marchini – ci hanno fornito un quadro preciso della situazione e indotto a fare un passo indietro”.
“Adesso affideremo uno studio a dei professionisti per un piano particolareggiato su come migliorare la viabilità del quartiere – precisa il sindaco -, così come stiamo facendo per il centro storico. Il frutto di questo lavoro – ha aggiunto – sarà oggetto di discussione e confronto con i cittadini che saranno interessati alle modifiche”.
Di idee il Comune ne mette già parecchie sul tavolo per risolvere i problemi del traffico che – senso unico o no – continueranno comunque ad avere i quartieri di San Filippo e Arancio. Ma eventuali altre modifiche non saranno adottate prima dell’autunno prossimo. “E non – ha aggiunto l’assessore Celestino Marchini – senza aver fatto almeno due assemblee nei quartieri per illustrare le proposte e raccogliere suggerimenti”.
I disagi delle ultime due settimane sono noti a tutti. A residenti, automobilisti ma soprattutto commercianti, che stavano valutando in alcuni casi azioni legali contro il Comune. “La diffida della Conad? Non c’è niente in tal senso”, ha specificato il primo cittadino. L’assessore Marchini, del resto, ammette che un’interlocuzione c’è stata. Ma venendo meno le modifiche alla viabilità, cade il rischio di eventuali ripercussioni.
I dati di una sperimentazione fallita. Una débacle. La sperimentazione della nuova viabilità in via di Tiglio non è andata come nelle previsioni: “Le sperimentazioni sono fatte proprio per analizzare la situazione e cercare di migliorare la vivibilità di un quartiere – ha detto Marchini – quando ci si rende conto che così non è, cessano di avere senso”. Ed è andata così per San Filippo. Forse complice anche il cantiere Geal – che ha notevolmente complicato le cose. “Ma era necessario compiere questi lavori – hanno sottolineato all’unisono il sindaco Tambellini e l’assessore Marchini – ed è stato deciso di svolgerli nel mese di agosto, quando la città si svuota di residenti”.
I dati sul traffico hanno messo in luce, secondo l’amministrazione, almeno due gravi criticità. La prima riguarda la via Barsocchini: “Con le modifiche la percorre il 18% degli automobilisti che arrivano da via Ingrillini – spiega Marchini – ma in questa strada c’è una scuola primaria e la viabilità non può sostenere evidentemente questo flusso di veicoli”. L’altro problema è via Martini: “Percorsa – chiosa Marchini – dal 50% delle auto dirette verso San Concordio”. E anche qui c’è un asilo. Impossibile andare avanti. L’unico vantaggio – ma è una magra consolazione – è la constatazione che solo il 16% dei veicoli che transitano nella zona percorre la via degli Alpini.
Le soluzioni. Cosa fare dunque per risolvere il caos in cui sono piombati i due quartieri? E’ la domanda che si è posta in questi giorni l’amministrazione comunale. La risposta nell’immediato è fermare tutto, ovvero tornare indietro. Via il senso unico in via di Tiglio quando sparirà il cantiere Geal (sarà rimosso in una notte con la chiusura completa della strada). Ma urgono comunque soluzioni per due quartieri dove il traffico è, comunque, un problema ordinario. A lunga scadenza, va avanti il percorso con Rfi per il progetto del sottopasso in corrispondenza della ferrovia tra via di Tiglio e la via Romana, ma i tempi sono lunghi.
Una mega isola spartitraffico. A medio termine, l’amministrazione sta studiando un piano per alleggerire l’impatto del traffico. La principale proposta messa sul tavolo ma ancora in fase embrionale e da discutere con i cittadini prevede la istituzione di una sorta di mega isola spartitraffico che vedrà ancora una volta la via di Tiglio e la via Ingrillini come protagoniste. L’idea è quella di istituire una viabilità che preveda di percorrere in senso antiorario – a mo’ di rotatoria con al centro l’isolato delimitato da: via Martini, via della chiesa, via di Tiglio e via Ingrillini (il cui primo tratto fino alla via Martini potrebbe essere a senso unico). Sempre sulla via di Tiglio potrebbe essere realizzata una nuova rotatoria, all’altezza di via Antognoli, completando il collegamento fra la rotatoria esistente in via Lippi Francesconi, completando l’innesto, all’interno del quartiere di San Filippo, con la via di Tiglio. Dovranno eventualmente essere fatti degli espropri ma intervenire su quella “rotatoria cieca” a cui si arriva dalla via Romana verso via Francesconi – nella zona del nuovo ospedale – potrebbe alleggerire il traffico all’interno del quartiere, integrandosi con un’altra nuova rotatoria da poter prevedere fra via Cadorna e via Orzali, all’altezza del distributore della Conad. Il tutto, prevedendo anche delle zone con il limite di velocità a 30 chilometri orari, nelle strade più interne e residenziali dei quartieri interessati.
Uno studio sulla viabilità di quartiere. “Si tratta al momento soltanto di alcuni suggerimenti – spiega l’assessore Marchini – ci affideremo ad uno studio tecnico che avrà l’obiettivo di mettere a punto un piano particolareggiato da sottoporre poi all’esame dei cittadini”.
Via Ingrillini. Su via Ingrillini, da ultimo, saranno svolte alcune migliorie, grazie ai lavori che stanno ultimando le ferrovie. E’ stata risistemata la barriera che costeggia la massicciata e i binari, per metterla ulteriormente in sicurezza. Il Comune ha intenzione di spostare i pali dell’illuminazione pubblica che con la nuova conformazione della barriera a margine della ferrovia risultano arretrati rispetto alla carreggiata. “Ringraziamo le Ferrovie per i lavori di miglioria che stanno ultimando – ha detto il primo cittadino -. Abbiamo chiesto e presentato il progetto di spostamento dei pali della luce per migliorare ulteriormente l’illuminazione della strada”. Il cantiere sarà, intanto, completato dalle ferrovie con la collocazione del guard rail.
Roberto Salotti