Via di Tiglio a doppio senso, sollievo a S. Filippo

25 agosto 2018 | 11:03
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Via di Tiglio a doppio senso, sollievo a S. Filippo
Via di Tiglio a doppio senso, sollievo a S. Filippo
Via di Tiglio a doppio senso, sollievo a S. Filippo

Tirano un sospiro di sollievo i residenti e le attività commerciali dei quartieri di San Filippo e dell’Arancio dopo l’annuncio di ieri (24 agosto), da parte dell’amministrazione comunale, della reintroduzione in via di Tiglio del doppio senso di marcia dopo appena 18 giorni dall’avvio della sperimentazione (leggi). Una decisione determinata da diversi fattori, non ultimo quello dei dati che parlavano di un aumento vertiginoso del traffico nelle vie interne ai due quartieri. Ma sul dietrofront ha pesato indubbiamente anche la minaccia di azioni legali da parte di alcune attività commerciali della zona, in primis la Conad, che hanno dichiarato un calo degli affari di oltre il 50%. Adesso la giunta valuterà delle soluzioni più “soft” per risolvere i problemi di quella che rimane una delle zone più congestionate della città.

Senso unico sì, senso unico no? È stato questo uno dei tormentoni dell’estate, almeno per quanto riguarda i quartieri di San Filippo e dell’Arancio. La scelta, fortemente sostenuta dall’assessore alle strade Celestino Marchini, di mettere a senso unico la via di Tiglio (così come la parallela via Romana nel senso opposto) aveva infatti scatenato una vera e propria levata di scudi da parte dei residenti e delle attività commerciali della zona. Una situazione diventata talmente incandescente da portare l’amministrazione comunale ad un repentino cambio di rotta dopo appena 18 giorni di sperimentazione. Molte le motivazioni che hanno portato la giunta a questa decisione: in primis i numeri forniti dai tecnici di palazzo Orsetti che parlano di un aumento di oltre il 50% del traffico nelle vie interne ai due quartieri. Ma ha pesato molto anche il grande malcontento dei cittadini, provati da una situazione resa ancor più complessa anche dai lavori della Geal sempre in via di Tiglio e di Rfi in via Ingrillini. A onor del vero, molte delle criticità emerse in questi giorni erano già state paventate dai residenti nelle assemblee pubbliche svolte lo scorso inverno. Critiche però che non erano state raccolte, almeno fino a questi ultimi giorni con l’interessamento diretto del sindaco Tambellini.
“Ringrazio il sindaco per la disponibilità dimostrata nel venire incontro alle nostre esigenze” dice Antonio Trapani, ex presidente della Commissione urbanista e titolare di un esercizio commerciale proprio all’incrocio tra via Ingrillini e via di Tiglio che, facendosi portavoce dei problemi della zona, aveva invitato il primo cittadino a fare un sopralluogo per verificarne in prima persona le criticità. “Siamo soddisfatti di questa decisione – dice l’ex esponente della Lega -. D’altronde non c’erano altre soluzioni possibili. Il traffico era aumentato a dismisura nelle vie interne dei due quartieri dove ci sono anche delle scuole, senza dimenticare i danni subiti dalle attività che hanno registrato un calo degli affari di circa il 50%”.
Dovranno comunque essere individuate nuove soluzioni: detto che qualunque nuova iniziativa passerà prima dal vaglio di alcuni professionisti e di alcune assemblee pubbliche per ricevere le istanze dei cittadini, alcuni nuovi progetti sono già sul tavolo dell’amministrazione. Tra quelli presentati nella conferenza stampa di ieri quello in fase più avanzata sembra essere la creazione di un’isola spartitraffico tra via Ingrillini e via di Tiglio che impedisca alle auto che arrivano da Mugnano di svoltare a sinistra verso il centro cittadino. Altre soluzioni allo studio sono la realizzazione di una nuova rotatoria all’altezza di via Antognoli, completando il collegamento fra la rotatoria esistente in via Lippi Francesconi, completando l’innesto, all’interno del quartiere di San Filippo, con la via di Tiglio. Il tutto, prevedendo anche delle zone con il limite di velocità a 30 chilometri orari, nelle strade più interne e residenziali dei quartieri interessati.
“La soluzione di vietare la svolta a sinistra per le auto che arrivano all’incrocio di via Ingrillini da Mugnano è molto sensata perché erano quelle che creavano maggiore ingorgo. Poi abbiamo proposto alla giunta anche di reintrodurre il doppio senso in via Sandei: è una via larga e dritta, non si capisce perché debba essere a senso unico. Un’ultima soluzione sarebbe la riapertura di quel piccolo tratto di collegamento, attualmente chiuso che collega via di Tiglio con via Francesconi nei pressi della rotonda del nuovo ospedale. Si tratta di piccoli interventi che però migliorerebbero di molto la viabilità della zona. Il sindaco si è mostrato possibilista da questo punto di vista”.
In questo clima di ritrovatà positività, c’è pero ancora qualche mugugno: se, infatti, la maggior parte degli esercenti ha abbassato i toni rispetto alle polemiche dei giorni scorsi, c’è chi invece ancora incalza l’amministrazione per le entrate venute a mancare in questo periodo. Molti hanno ammesso che in parte gli affari ad agosto subiscono un calo fisiologico viste le molte partenze per le vacanze ma c’è anche chi, come Bruno Silvestri titolare dell’omonima edicola, lamenta un calo delle attività di oltre il 90%: “Se il Comune non avesse fatto dietrofront non ci sarebbe stata altra soluzione che spostare l’attività altrove. Io ho registrato un calo di affari di oltre il 90% e nessuno mi ridarà quei soldi. Bisognerebbe fare causa per risarcimento danni ma dovremmo metterci tutti insieme, da soli non si va da nessuna parte”. Una decisione, quella di adire le vie legali, che sembra essere stata presa seriamente in considerazione dalla proprietà di Conad, qualora l’amministrazione non avesse fatto un passo indietro. Una possibilità però smentita dall’assessore Celestino Marchini, interpellato telefonicamente: “Con la proprietà di Conad c’è stato un incontro molto cordiale e costruttivo. Gli abbiamo proposto le nostre idee e le hanno molto apprezzate. Ovviamente però dovranno essere condivise anche con la popolazione”. Ma l’assessore Marchini si è sentito scavalcato dall’intervento diretto del sindaco in questa vicenda? “Assolutamente no – repica – d’altronde già i numeri dicevano che non era possibile. C’erano troppe auto che passavano nelle zone interne dove c’è anche una scuola. Quindi è stato giusto tornare indietro e pensare ad altre soluzioni”.