Dieci giorni di eventi per celebrare la Liberazione

28 agosto 2018 | 10:19
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Dieci giorni di eventi per celebrare la Liberazione
Dieci giorni di eventi per celebrare la Liberazione
Dieci giorni di eventi per celebrare la Liberazione

Un programma particolarmente denso e significativo, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo è quello che Comune e Provincia di Lucca hanno organizzato per quest’anno, in collaborazione con Anpi, Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea insieme a Atvl e Fiap, per la celebrazione dei 74 anni dalla liberazione di Lucca che cade il 5 settembre. Per ricordare quella giornata, a Palazzo Santini nella sala del Consiglio comunale alle 15,30 si svolgerà la cerimonia istituzionale con la consegna del Premio coraggio morale, istituito dall’associazione inglese Monte San Martino Trust per ricordare tutte quelle persone che offrono rifugio a chi scappa dalla guerra. A seguire, ci sarà poi la presentazione del libri Antifascisti nelle carte del casellario politico contrale a cura di Gianluca Fulvetti e Andrea Ventura in cui sono presenti tutte le schede dei partigiani e dei “sovversivi” della Provincia di Lucca. Ma le iniziative legate alla liberazione non finiscono qui. Sono molti infatti gli eventi in programma con l’obiettivo di coinvolgere e far partecipazione il più possibile la cittadinanza, soprattutto i più giovani. Il via agli appuntamenti domenica (2 settembre) con la consegna degli attestati per il coraggio civile.

Le iniziative legate alla liberazione di Lucca andranno avanti per un mese intero. Il calendario di appuntamenti si aprirà domenica (2 settembre) alle 17,30 quando, nella sala della chiesa parrocchiale di Montuolo, ci sarà la consegna degli attestati per il coraggio civile, alla presenza del sindaco Alessandro Tambellini e gli interventi di Francesco Lucarini e Silvia Angelini dell’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea di Lucca e la testimonianza di Antonio Modena, una delle persone che fa parte delle Vite salvate, storie e uomini oltre la guerra e razzismi che è anche il titolo della giornata. 
Il giorno successivo, lunedì (3 settembre), alle 17,30 all’auditorium del centro culturale Agorà ci sarà invece un seminario di studi interprovinciale degli istituti storici della resistenza di Lucca e Pistoia dal titolo Oltre la memoria. Gli istituti storici della resistenza, Manrico Ducceschi e l’XI zona
Martedì (4 settembre) invece alle 17,30 nella casermetta San Frediano sarà inaugurata la mostra collettiva 1948-2018, pittori e artisti lucchesi per la costituzione. La mostra, promossa dall’Anpi comunale e provinciale e dedicata ai 70 anni della nostra carta costituzionale, resterà aperta tutti i giorni fino al 15 settembre con orario di visita dalle 10 alle 12 e dalle 16,30 alle 18,30.
La settimana successiva poi, sabato 8 settembre, alle 17,30 nella sala di rappresentanza di Palazzo Ducale si svolgerà l’iniziativa Nessuno a casa, riflessioni a 75 anni dall’armistizio dell’8 settembre 1943. 
Il giorno successivo, domenica 9 settembre, alle 11 nella chiesa di Farneta si svolgerà invece la tradizionale celebrazione in ricordo dell’eccidio perpetuato nella certosa dai nazisti. 
Sabato 15 settembre alle 19,30 a Santa Maria a Colle al centro Il Bucaneve andrà in scena la narrazione teatrale La straordinaria vicenda di Guglielmo Lippi Francesconi (1898-1944) a cura di Franco Anichini, Bianca Maria Scirè e Giuliano Olivi. Si tratta di un omaggio a Lippi Francesconi, primario dell’ospedale psichiatrico di Maggiano, ucciso dai nazisti nel 1944 durante l’eccidio della Certosa di Farneta. Alla rappresentazione seguirà un momento conviviale. L’iniziativa è promossa in collaborazione con il centro cittadinanza Il Bucaneve e con la Croce Verde di Lucca. 
Domenica 16 settembre poi l’ex ospedale psichiatrico di Maggiano si aprirà alle visite guidate della parte storica, delle “stanze con vista sull’umanità” e delle stanzette di Mario Tobino, a cura della Fondazione Mario Tobino. Le visite saranno due, una alle 9 e una alle 10,30. È obbligatoria la prenotazione allo 0583 327243 o a info@fondazionemariotobino.it.
Il mese dedicato alla liberazione di Lucca si chiuderà quindi venerdì 5 ottobre con Curare la guerra a Lucca. I medici, il conflitto mondiale e la Resistenza, alle 9 nel complesso di San Micheletto. L’iniziativa è promossa in collaborazione con l’Ordine dei medici della provincia di Lucca, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la Fondazione Mario Tobino.
“Quest’anno abbiamo messo in campo un mese di iniziative rivolte a interlocutori diversi per dare ancora più valore ad una tradizione, quella delle celebrazioni per la liberazione della nostra città che ormai è consolidata – ha detto in sede di presentazione l’assessora alla memoria e alla continuità storica Ilaria Vietina -. L’obiettivo è quello di inserire qualcosa di nuovo ogni anno e di parlare, attraverso linguaggi diversi, alla più ampia fascia possibile di popolazione. Queste iniziative daranno voce a tante persone e anche a chi si esprime con linguaggi artistici, grazie alla mostra che si terrà nella casermetta San Frediano”. 
“Queste iniziative coinvolgeranno tutto il territorio – aggiunge l’assessora – come per l’iniziativa Vite salvate che si terrà a Montuolo: un progetto di livello nazionale che portiamo per la prima volta a Lucca. Sarà tributato un riconoscimento ad una famiglia lucchese che si impegnò per salvare una coppia di ebrei. Con il premio Coraggio Morale invece, avremo la possibilità di segnalare e mettere a disposizione della comunità le storie di coloro che sono stati salvati grazie all’aiuto della popolazione civile. Per altro, l’attuale presidente di questa associazione, sir Nicohlas Young, è stato ricevuto ieri sera dal sindaco e siamo molto onorati della sua presenza qui a Lucca”. 
“Il 2018 è un anno di ricorrenze importanti – ha detto invece Rosalba Ciucci, presidente i Anpi Lucca -. La più importante è quella legata ai 70 anni dall’entrata in vigore della Costituzione. Come Anpi abbiamo deciso di impegnarci a fondo per far conoscere, anche alle persone più disattente, la storia della nostra carta costituzionale in modo che possano amarla. Per questo abbiamo deciso di parlare attraverso il linguaggio inusuale dell’arte riscontrando un successo che non mi sarei mai aspettata. Infatti, i 30 artisti che parteciperanno alla mostra hanno accolto l’idea con grande entusiasmo. Avere una modella così bella sicuramente li ha stimolati. Vogliamo che questa mostra diventi un luogo di incontro per tutti gli antifascisti e i democratici lucchesi, sperando che sia visitata anche da tanti giovani. Ci sarà anche una grande sorpresa”. 
Le iniziative legate alla parte scientifica sono state introdotte da Silvia Angelini dell’Istituto storico della resistenza: “Come Istituto storico della resistenza il nostro compito è quello di lavorare sulla storiografia e sulle fonti storiografiche. I seminari che organizzeremo sono proprio finalizzati a riscoprire e contrassegnare i vari episodi legati alla resistenza che si sono svolti sul territorio provinciale attingendo anche alle fonti storiche americane, inglesi e tedesche, in modo da fornire un quadro completo dal punto di vista storico. Mi fa piacere sottolineare come alle varie iniziative abbiano collaborato anche molti studiosi giovani: come per il recupero delle schede dei partigiani lucchesi all’archivio di stato centrale. Siamo molto felici di essere un punto di riferimento per giovani studiosi”. 
Un plauso al grande lavoro fatto e alle iniziative poste in essere è arrivato dal consigliere provinciale Lucio Pagliaro: “Voglio sottolineare il grande lavoro svolto dall’assessora Vietina e dall’amministrazione Tambellini che ha avuto la sensibilità di istituire un assessorato dedicato alla memoria storica. Stiamo vivendo momenti critici e se non si recupera la memoria delle sofferenze che hanno provato i nostri genitori non potremo crescere. Io, in particolare, vorrei sottolineare il premio dell’associazione Monte San Martino che vuole evidenziare quegli episodi di civili che si sono impegnati per salvare vite umane, proprio come accadde ad un militare inglese di stanza a Monte San Martino, nelle Marche. Si tratta della prima edizione di questo premio che sarà assegnato alla signora Ortensia Mele di Roseto degli Abruzzi. La signora ha messo a disposizione una casa di sua proprietà qui a Lucca per ospitare una famiglia di profughi siriani. Speriamo che il premio possa essere ripetuto anche nei prossimi anni e che possa essere ancora Lucca la sua sede, proprio per sottolineare la sensibilità che abbiamo nella nostra città verso i temi legati alla solidarietà e all’accoglienza”.