
Grande attesa per la rievocazione storica che si svolgerà sabato 8 settembre a partire dalle 17 al Baluardo di San Frediano dove sarà ricostruita una sezione di artiglieria delle mura risalente alla notte del 4 novembre 1642, data in cui il passaggio di un grosso distaccamento di dragoni del Duca di Parma dal contado di Pescia provocò un allarme generale che dal confine orientale si propagò a quasi tutto il territorio dello stato lucchese. Le torri da segnalazione, come si legge da alcuni documenti storici, in quell’occasione accesero tutte i loro fanali, con la sola eccezione di Pedona, che mancò di avvisare la Marina (Viareggio, Rotaio, Camaiore e Montignoso), e l’allarme giunto alla Torre del Bargiglio, l’Occhio di Lucca, mise in arme le ordinanze della milizia di montagna. I dragoni di Parma si limitarono a passare lungo il confine senza oltrepassarlo e alle prime luci del mattino l’allarme poteva considerarsi cessato, ma al Borgo si erano radunate ben 13 compagnie della Milizia di montagna e molte altre si trovavano al Ponte a Moriano pronte ad accorrere alla difesa della città.
L’artiglieria, entrerà in azione con spari a salve per confermare l’allertamento trasmesso dalle torri dove si svolgerà una piccola cerimonia di chiusura con il simbolico passaggio di consegne tra le antiche Ordinanze della montagna e gli uomini dell’Ana, presenti in rappresentanza del Corpo degli Alpini. Secondo quanto riportato dai documenti dell’epoca, a partire dalla metà del 16esimo secolo la Repubblica di Lucca – con l’ampio ricorso alle genti della sua montagna per costituire le sue migliori formazioni militari – si incamminò per la strada che, molti secoli dopo, avrebbe portato i generali Giuseppe Perrucchetti e Cesare Ricotti Magnani alla fondazione dei primi reparti alpini del Regno d’Italia, che sebbene fossero truppe dedicate al combattimento nel particolare ambiente montano, a differenza delle milizie cinquecentesche che non avevano specifiche particolari in relazione all’ambiente operativo, condividevano con quest’ultime i criteri di arruolamento. Si dava cioè per scontato, e in effetti lo fu, che la dura vita del montanaro ne temprasse fisico e carattere al punto da renderlo particolarmente idoneo alla vita da soldato. La manifestazione, che si svolgerà con i patrocini di Comune e Provincia di Lucca e Regione Toscana è alla sua sesta edizione e, oltre all’organizzatrice Historica Lucense, vedrà la collaborazione di numerose altre associazioni, tra cui la già citata Ana (Sezione di Pisa, Lucca e Livorno), l’associazione il Castello di Nozzano, l’associazione Monte Catino, il Club alpino italiano (sezione di Lucca), la Società semplice delle Macchie di Cune, il Comitato paesano di Aquilea, la Compagnia delle Bande Nere, la Compagnia della Spada e della Veglia, il Gruppo Castelnuovo rinascimentale, la Fondazione Antica Zecca di Lucca e la Vicaria della Val di Lima.