Musica ai Borghi, il locale: “Deroghe ok”

29 agosto 2018 | 11:34
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Musica ai Borghi, il locale: “Deroghe ok”

di Roberto Salotti
“Dimenticati ma sempre nel mirino”. Bersaglio non solo del comitato di residenti, ma anche ignorati da chi “evidentemente non ha interesse che questa zona cresca”. Sono i locali di Porta dei Borghi: Ciclo DiVino, Il Bardo e De Cervesia, che quest’anno, per loro stessa scelta, sebbene considerata consequenziale ad una “messa ai margini” che va avanti da anni, non hanno voluto prendere parte alla Notte Bianca. Ma la serata di musica dal vivo e dj set che è stata organizzata sabato scorso (25 agosto) dal Bardo – che ha chiesto e ottenuto la deroga alla musica come locale – è finita lo stesso sotto accusa. Chiamata in causa come “evento parallelo” dal comitato Vivere il Centro Storico che ha chiesto agli enti preposti il perché “dell’esclusione” dal piano della sicurezza, attivato per la Notte Bianca (Leggi) e soprattutto il motivo di una concessione della deroga diverso da quello concesso per lo stesso giorno a Confcommercio.

“La nostra – spiega Giovanni Massei, titolare del Bardo – non è stata una Notte Bianca parallela. Abbiamo chiesto e ottenuto ben prima della Notte Bianca la deroga alla musica per tre serate: quella del 25 agosto, quella del prossimo 13 settembre e del 31 ottobre. La cosa singolare è che abbiamo spento la musica alle 23,30, in possesso di tutte le autorizzazioni del caso e senza alcun tipo di problema. Del resto, è venuta anche la polizia municipale che ha controllato la deroga”.
Si è trattato, spiegano i locali, della prima di tre serate organizzate, in collaborazione, dalle tre attività: “Nella nostra piazza, unico esempio a Lucca, i locali lavorano in sinergia e nella piena collaborazione – spiega ancora Massei -: abbiamo attivato un sistema virtuoso che intanto prevede la chiusura dei locali entro le 22,30 di tutte le sere. Siamo riusciti anche a instaurare un ottimo rapporto con i residenti della zona, ai quali non arrechiamo disturbo. Anche perché siamo noi gestori a ripulire la piazza, ogni sera al momento della chiusura. Sistema Ambiente potrebbe anche non passare a ripulire. Facciamo così, perché crediamo nei buoni rapporti di vicinato e per una scelta precisa”. Offrire, cioè, in quest’angolo caratteristico del centro storico, il momento dell’aperitivo. Oltre il quale si spengono le luci.
Ma, evidentemente, non le polemiche. “Non comprendiamo il motivo dell’attacco del comitato – aggiunge -: da quando si fa la Notte Bianca non siamo mai stati coinvolti, né tanto meno interessati dal piano della sicurezza. Abbiamo fatto una scelta precisa, decidendo che era inutile per noi aderire all’iniziativa. Avremmo dovuto controllare il flusso di persone durante quella serata? Avremmo dovuto contare anche chi transitava dalla strada, di passaggio per raggiungere il centro storico? A questo punto ci sentiamo presi di mira e valuteremo di percorrere le vie legali, anche per la tutela di Lucca”.
Una città che questi locali vogliono contribuire a far vivere, ma “nel rispetto di tutti, soprattutto dei residenti”. Un esempio virtuoso, suggeriscono i locali dei Borghi, “come ci viene riconosciuto anche dall’amministrazione comunale”.
Certo, non è facile. Perché nonostante l’impegno a mantenere pulita la piazza, sono arrivate anche delle multe: “Avevamo come attività potenziato il sistema dei cestini per l’immondizia – racconta Massei -, ma ci è stato poi consigliato di esporli in un sacco all’ingresso. Il risultato? Siamo stati multati dopo la segnalazione di qualcuno”. Ma, nonostante qualche intoppo, i locali sono riusciti ad integrarsi e a trovare il loro spazio: “Alcuni residenti domenica scorsa – raccontano ancora dal Bardo – sono venuti da noi a complimentarsi perché avevamo rassicurato che alle 23,30 sarebbe cessata la musica e così è stato. Siamo convinti che attenersi alle regole sia vincente, ma ci dispiace di un accanimento di alcuni contro di noi”. Persone che “sono state viste intente a fotografare e riprendere con telecamere dalle finestre le mie dipendenti, mentre sistemavano i tavoli – aggiunge Massei -: dispiace che ci prendano di mira, dovremmo semmai essere presi ad esempio, visto che altre piazze cittadine, e proprio nella Notte Bianca, si sono trasformate in una vera e propria discoteca a cielo aperto”.