Civitali Paladini, rush per lavori: genitori scettici






Civitali-Paladini e Itc Carrara, la corsa per consegnare aule agibili agli studenti prosegue con un obiettivo da non mancare, perché il 17 settembre inizia l’anno scolastico. Una data rispetto alla quale oggi (30 agosto) giungono rassicurazioni da parte delle istituzioni – con il presidente della provincia di Lucca, Luca Menesini, l’architetto Francesca Lazzari e il sindaco Alessandro Tambellini impegnati in un sopralluogo delle strutture – che smorzano i toni di un pugno di genitori preoccupati. Con loro ci sono anche i rappresentanti del consiglio d’istituto del Paladini, insieme ai presidi Jolanda Bocci e Cesare Lazzari.
Il nodo del contendere è rappresentato dalle rotazioni: nel caso in cui la scadenza del 17 settembre non venisse rispettata, infatti, si profilerebbe la necessità di alternare le lezioni tra mattino e pomeriggio. Un’eventualità, quest’ultima, che difficilmente dovrebbe realizzarsi ma che, stagliata sullo sfondo, rappresenta comunque motivo di preoccupazione per i genitori, che minacciano anche di far cambiare scuola ai loro figli. “Le lezioni – affermano Luigi Di Santoro, Daniele Salani, Alessia Carbonari e Loretta Giannecchini – devono svolgersi al mattino. Nel pomeriggio i nostri ragazzi devono avere la possibilità di fare anche altro: molti praticano sport, altri vengono qui da lontano. Se dovesse verificarsi questo scenario, potremmo decidere con i nostri figli di cambiare scuola, guardando ad altri istituti di Lucca o a Pisa, non senza evidenti disagi”.
Acqua sul fuoco, però, viene subito gettata dalla Provincia di Lucca: “Le tempistiche per i lavori? Non sono in discussione – commenta Francesca Lazzari – sarà tutto pronto per il 17 settembre”. Menesini, dal canto suo, parla di “inevitabili disagi” e di “una necessaria collaborazione da parte di tutti, anche perché l’edificio in via san Nicolao (cantiere a partire dal 2019 e due anni e mezzo complessivi per le opere, ndr) verrà restituito più sicuro, più grande e più fruibile. La buona notizia è che la Regione Toscana ha ufficializzato in questi giorni il finanziamento per il consolidamento e la messa in sicurezza statica dell’ex convento di san Nicolao dove sorgerà il nuovo Civitali-Paladini più sicuro, funzionale e bello di prima. Il progetto da 10 milioni di euro che abbiamo presentato al bando mutui Bei è già cantierabile e nei primi mesi del 2019 saremo in grado di aprire i cantieri in via san Nicolao. I disagi patiti adesso saranno ripagati dopo con il nuovo plesso scolastico ospitato in un luogo storico e prestigioso della città”. Nel frattempo fervono i lavori. Al Carrara saranno ospitati i 400 studenti del Civitali: verranno distibuiti in 17 aule del blocco centrale dell’edificio lato stadio recentemente ristrutturato e, in minima parte (5 aule), in alcune strutture provvisorie collocate nel cortile per le attività sportive oggi dismesso. Poi saranno recuperati altri spazi nell’ex appartamento guardiana ubicato nel piano seminterrato da destinare ad aula docenti con altri piccoli spazi per magazzino e archivi. Ulteriori 4 laboratori saranno localizzati in strutture provvisorie sistemate nell’area del Campo di Marte. Il corridoio al piano terra del Carrara, nel frattempo, è interessato da opere di consolidamento dei soffitti: una volta terminate, gli studenti dell’Itc continueranno ad entrare dall’ingresso principale, mentre quelli del Civitali – pronti ad occupare un’ala – da quello situato in via Gramsci. Nel complesso dunque, al Carrara verranno messe a disposizione 17 aule e 4 laboratori: 2 al piano terra, 5 moduli all’esterno (affacciati su via Nieri, ndr), 5 più 2 laboratori per i piani superiori.
“Le nostre classi però sono 23 – polemizza il preside Lazzari – e questo imporrà sicuramente di fare delle rotazioni al mattino. Inoltre non comprendo la scelta di non utilizzare tutto il parcheggio del campo di Marte, dove si sarebbero potuti collocare più moduli abitativi. Malgrado questo, ringrazio le istituzioni per lo sforzo profuso”. Anche la preside Bocci (Civitali-Paladini) parla di “richiesta di un numero di aule pari al numero delle classi”, ma ricorda che le rotazioni al pomeriggio saranno praticamente impossibili se la Provincia consegnerà tutto per il 17 settembre. “Vogliamo comunque evidenziare – affermano i dirigenti scolastici – che quella delle rotazioni non è affatto una scelta didattica, ma una necessità”.
Nel frattempo, gli esami di riparazione e quelli di idoneità verranno ospitati al liceo Machiavelli. “Qua si tratta di spostare 1200 persone – commenta Tambellini – cioè, in pratica, un paese intero. Era necessaria una forte mobilitazione da parte delle istituzioni e c’è stata. Con spirito di collaborazione i disagi possono essere superati”.
Capitolo campo di Marte: i moduli – 14 aule destinate ad ospitare gli studenti del Paladini in una porzione del parcheggio esterno davanti all’ingresso principale – sono già pronti per essere consegnati, ma deve essere fatta la gara per scegliere la ditta che se ne occuperà. La situazione, in ogni caso, verrà definita entro la prossima settimana. Si tratterà, a tutti gli effetti, di unità abitative dotate di allacci alla fognatura stradale e di impianti elettrici. Nel frattempo sono stati presentati i documenti per l’agibilità ai vigili del fuoco. Nella palazzina 7 – munita di due accessi pedonali e di un’area verde recintata per gli studenti – ecco invece 3 laboratori, la segreteria didattica, quella amministrativa e altre 11 classi.
Resta, a margine, la perplessità dei genitori: “Sono mancate trasparenza e comunicazione – affermano – anche perché qua non ci troviamo di fronte ad una situazione di emergenza. Avevamo il diritto di sapere tutto per tempo, ma così non è stato”. Per Menesini, però, “anche altre scuole affrontano la questione delle rotazioni, in un’ottica complessiva volta ad ottenere scuole più belle e funzionali”.
Paolo Lazzari