Trasloco Civitali, docenti Carrara ribadiscono il no

Il collegio dei docenti dell’Istituto di istruzione superiore Carrara Nottolini Busdraghi conferma la linea del consiglio d’istituto e boccia a grande maggioranza (95 favorevoli alla mozione e 6 astenuti) il piano della Provincia di Lucca che prevede il trasferimento degli studenti del Civitali nella scuola di viale Marti e quelli del Paladini al Campo di Marte. Rivendicando tra l’altro l’autonomia degli istituti scolastici nella scelta della gestione dell’offerta formativa e degli spazi, oltre che la necessità che sia garantito un eguale numero di aule e di classi. Da ultimo si è aggiunta anche la richiesta di cedere alcune aule del Nottolini al Pertini “riducendo ulteriormente gli spazi disponibili”.
“La scelta del modello organizzativo – sottolineano gli insegnanti nella mozione approvata stamani (4 settembre) – spetta alle istituzioni scolastiche autonome, in particolare al Consiglio d‘istituto, al collegio dei docenti, al dirigente scolastico e, per gli aspetti contrattuali, alle Rsu. Non è di competenza della Provincia scegliere un modello di organizzazione del lavoro basato su un numero di aule inferiori al numero di classi con l’uso a rotazione delle aule stesse o dei laboratori. Imporre tale modello semplicemente sottraendo delle aule, senza neanche rispondere alle lettere aperte delle Rsu delle due scuole coinvolte, dei docenti del Carrara, dei rappresentanti dei genitori e alla mozione approvata all’unanimità dal Consiglio d’Istituto, è un atto di protervia persistente e sostanzialmente non democratico”.
“Nel merito – aggiungono gli insegnanti -, tale modello organizzativo non garantisce un’efficace azione didattica: infatti, non si può fare lezione ordinaria in un laboratorio che è dispersivo, ha effetti negativi sulla concentrazione e, soprattutto, rende difficile la didattica interattiva; verrebbe di fatto ridotta o impedita l’attività laboratoriale per le materie professionalizzanti; la continua rotazione delle classi ridurrebbe il tempo effettivo di lezione e creerebbe problemi per la sicurezza e vigilanza degli alunni e rischi per le attrezzature di laboratorio. I problemi di sicurezza assumono ancora più rilevanza alla luce della mancanza allo stato per il Carrara dei certificati antincendio e di idoneità igienico sanitaria, come i funzionari della Provincia hanno ammesso solo in seguito alla richiesta di accesso agli atti di un rappresentante dei genitori. Ma è ancora più grave è la mancanza di garanzie sulla disponibilità di tali certificazioni per l’inizio delle lezioni del nuovo anno scolastico, in cui vi sarà un raddoppio del numero degli studenti (con un aumento significativo degli alunni diversamente abili), dei docenti e del personale Ata. E’, infatti, ancora da espletare tutta la procedura di verifica delle condizioni di sicurezza, in particolare delle vie di esodo. Si ricorda che tale situazione non durerà tre mesi, ma presumibilmente tre anni, per cui l’emergenza diventerebbe normalità. Il fatto che sia stato finalmente approvato il finanziamento per il 2019 per i lavori al padiglione centrale non riduce allo stato i tempi, sia perché tali lavori potranno iniziare solo quando verrà consegnato il padiglione ospedale (il cui cantiere è bloccato per una vertenza giudiziaria in corso), sia perché durante lo svolgimento dei lavori avremmo comunque un solo padiglione a disposizione, per cui saremmo costretti ancora a fare rotazioni. In base a quanto emerso nell’incontro tecnico del 10 agosto del Presidente del Consiglio con l’architetto Lazzari, il Collegio apprende con sconcerto che l’ennesima promessa della Provincia sulla consegna della palestra grande a settembre 2018 sarà ancora una volta disattesa con un ulteriore slittamento dei tempi. Considerando che anche la palestra piccola presenta delle criticità, di fatto gli alunni e i docenti del Carrara all’inizio delle lezioni dovranno ancora continuare ad usare spazi ristretti come è accaduto negli ultimi due anni, in cui in aggiunta sono stati costretti a svolgere le attività anche al gelo. Tra l’altro tutto ciò rende ancora più complicata la gestione delle rotazioni. E’ incredibile – spiega il Collegio dei docenti – che solo il 22 agosto sia stato comunicato al Consiglio d’istituto e, solo tramite quest’ultimo, ai docenti che nella sede del Nottolini si dovranno cedere all’istituto Pertini altre aule, restringendo ulteriormente gli spazi a disposizione del Nottolini stesso. Infine, si rileva che anche nella sede dell’Agrario non è allo stato ancora utilizzabile il nuovo padiglione, che doveva essere consegnato nella primavera scorsa”.
“Il Collegio dei docenti – si legge ancora nella mozione approvata dagli insegnanti – non condivide una scelta che, per contenere i costi in un’ottica di puro risparmio, sacrifica il diritto all’istruzione costituzionalmente garantito. Pertanto, come già richiesto all’unanimità dal Consiglio d’Istituto, dalle Rsu delle due istituzioni scolastiche coinvolte, dai docenti del Carrara e dal Dirigente scolastico, il Collegio chiede al presidente della Provincia di Lucca di garantire per l’anno scolastico 2018- 19: per il Carrara, per il Nottolini e per il Civitali-Paladini un numero di aule uguale al numero di classi più i rispettivi laboratori fruibili senza rotazioni e spostamenti, che è la condizione minimale per poter fare scuola dignitosamente in un paese civile. A tal fine basterebbe aumentare il numero di prefabbricati da utilizzare”. Infine il collegio chiede il “rispetto delle prerogative delle Istituzioni scolastiche autonome; tempi certi e monitorati per l’esecuzione dei lavori al Civitali- Paladini, al Carrara e al Busdraghi e il rispetto della normativa sulla sicurezza”.