Personale scolastico, Vannucci (Cisl): “Coperta corta”

“È la scuola dei supplenti. Circa la metà degli insegnanti, tra cui anche quelli di lettere e francese che devono frequentare il nuovo percorso formativo e che quest’anno sarebbero potuti entrare di ruolo, a causa della mancata pubblicazione della relativa graduatoria Fit (Formazione iniziale e tirocinio, ndr), saranno supplenti annuali. Un ulteriore disagio si evidenzia per i Dsga, i direttori dei servizi generali amministrativi”. A pochi giorni dal suono della campanella, è Giovanni Vannucci, segretario regionale di Cisl scuola, a lanciare l’allarme sullo stato di salute del personale negli istituti scolastici lucchesi. Secondo il rappresentante sindacale infatti “la coperta è cortissima”.
“Su 52 istituti lucchesi, mancano ben 20 Dsga oltre ai 3 delle scuole sottodimensionate, per i quali non è stato ancora avviato il relativo concorso pubblico – spiega Vannucci -. Finora, oltre all’individuazione di un Dsga in reggenza, si era ovviato ricorrendo ad una parte del personale amministrativo disponibile a sostituire il Dsga, personale questo che ha frequentato un corso regionale abilitante ma che risulta essere un numero inferiore alle effettive necessità. Senza queste figure l’istituto scolastico è bloccato a livello di gestione economica/finanziaria. Il paradosso che queste situazioni investono tutto il territorio nazionale ma, nonostante ciò, il ministero ha bloccato lo svolgimento di questi percorsi abilitanti e siamo punto e a capo”.
Situazione non rosea per quanto riguarda i dirigenti scolastici: il concorso pubblico, attualmente in essere, darà i suoi frutti solo nel 2019-2020: “Su 52 istituti scolastici quest’anno ne abbiamo 11 senza un dirigente scolastico titolare, per cui è stato necessario individuare dirigenti scolastici in reggenza”.
E poi c’è la voragine dei posti di sostegno: “Il 75% dei posti di sostegno quest’anno saranno coperti da docenti senza il titolo di specializzazione. E le richieste, a fronte di un calo del tasso di natalità, sono in controtendenza e aumentano vertiginosamente ogni anno, soprattutto nella scuola primaria e nella secondaria di primo grado, mentre i percorsi universitari vengono attivati per un numero esiguo di docenti che non soddisfa le necessità”.
Fortissime criticità anche negli organici Ata, soprattutto quando si parla di collaboratori scolastici: “Sono pochi rispetto al reale fabbisogno, per questo ci siamo attivati con l’Ufficio scolastico regionale per chiedere ulteriori posti in deroga per i quali occorrono richieste ben motivate da parte della scuola – sottolinea Vannucci -. Una partita ancora aperta che si prospetta difficilissima”.
Il segretario Cisl illustra nel dettaglio i numeri degli organici nelle scuole lucchesi: “Quest’anno sono entrati in ruolo 52 docenti su posto comune e 18 sul sostegno nella scuola dell’infanzia, 60 docenti su posto comune e 27 sul sostegno nella primaria, 90 docenti e 44 sul sostegno nella scuola secondaria di primo grado. Nella scuola superiore sono 161 docenti su posto comune, 16 quelli del sostegno immessi a ruolo. Il totale del contingente dei docenti entrati in ruolo sulla provincia di Lucca è pari a 358 su posto comune e 105 sul sostegno”.
Per il personale Ata sono stati stabilizzati in ruolo 18 assistenti amministrativi, 3 assistenti tecnici e 35 collaboratori scolastici. Fin qui gli “stabilizzati”, per le supplenze invece “Nell’infanzia i docenti supplenti su posto comune sono 21 più 10 spezzoni orario (spezzoni maggiori di 6 ore su ogni scuola), 101 posti per il sostegno più 14 spezzoni orario. Nella primaria, 56 docenti supplenza più 19 spezzoni orario come posto comune e 237 posti più 14 spezzoni per il sostegno. Per la lingua straniera (Inglese) nella scuola primaria: 13 posti più 14 spezzoni”.
Anche gli Ata sono in gran parte supplenti: gli amministrativi supplenti sono ben 40 più 28 spezzoni, i tecnici 5 più 12 spezzoni, i collaboratori scolastici addirittura 64 più 61 spezzoni di orario. Per dare un’idea, era dagli anni novanta che per reclutare i collaboratori scolastici non si arrivava ad esaurire la graduatoria di 24 mesi e si doveva passare a quella di seconda fascia. Un fatto significativo, dovuto anche al fatto che alcuni collaboratori scolastici, in possesso del titolo di studio richiesto, hanno la possibilità di entrare negli uffici amministrativi, fattore, anche questo, per cui le graduatorie di collaboratore si stanno svuotando”.