Bando internazionale per il curatore dell’Orto botanico

16 settembre 2018 | 09:33
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Bando internazionale per il curatore dell’Orto botanico

Un bando internazionale per scegliere il curatore scientifico dell’Orto botanico, una figura prevista dallo stato dell’Opera delle Mura che lo gestisce, ma finora non nominata. Le intenzioni, come già svelato dal sindaco Alessandro Tambellini, prevedono invece di chiudere la partita entro la fine dell’anno, nominando la figura che sia quella sì di un tecnico ma possa dare anche un apporto importante agli obiettivi di rilancio nella direzione di una sempre maggiore internazionalità dell’Orto botanico stesso.

“Vogliamo predisporre una selezione per la ricerca di una figura molto specializzata – ha spiegato il presidente dell’Opera, Alessandro Biancalana -, per questo prevediamo di pubblicare il bando tra la fine dell’anno e l’inizio del 2019”. La figura del curatore affiancherà quella del direttore, che finora aveva la facoltà, quando necessario, di rivolgersi a consulenze esterne.
Ma la scelta di nominare finalmente un curatore per l’Orto botanico è dettata anche dalla fase di trasformazione cui andrà incontro nei prossimi mesi l’opera delle Mura. Resta infatti in piedi il progetto di fondere l’istituzione con Teatro del Giglio e Itinera, costituendo una fondazione unica per la cultura e il turismo. Quella del curatore scientifico potrebbe essere, in questo senso, una garanzia di continuità per la valorizzazione dell’Orto botanico. Che sempre di più cerca di aprirsi alla città e estendere l’attività, dalla botanica in senso stretto alla cultura. Primo banco di prova, lo si è visto, sono state le mostre dedicate al Giappone, durante Murabilia. Un percorso che sarà proseguito e integrato anche per la prossima edizione. L’Opera in tal senso è già al lavoro, nella ricerca di nuove e importanti collaborazioni. Tra l’altro è stato aperto un canale anche con la Fondazione Ragghianti, diretta da Paolo Bolpagni, per la ricerca di spazi dove allestire mostre o iniziative legate all’attività dell’Orto botanico. Sullo sfondo c’è anche l’idea – lanciata sempre dal sindaco – di aprire una scuola del paesaggio, che abbia il proprio fulcro al giardino botanico.