Paladini-Civitali, superata prova prima campanella

17 settembre 2018 | 11:45
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È stato un inizio d’anno scolastico sereno, quello che si è respirato tra le aule del Civitali – trasferite in un’ala del Carrara e in un prefabbricato nel cortile esterno – e tra quelle del Paladini, che occupano la palazzina 7 del Campo di Marte in attesa che l’allestimento dei container di via Carlo Gianni sia ultimato. Un inizio d’anno tuttavia delicato e diverso, soprattutto per studenti e famiglie, seguito ‘sul campo’ dal presidente della Provincia Luca Menesini, dal consigliere con delega all’istruzione Luca Poletti e da Donatella Buonriposi, dirigente dell’ufficio scolastico territoriale. “Al suono della prima campanella tutte le classi hanno un’aula dove poter fare lezione – commenta Menesini – e la situazione si normalizzerà, con orari regolari, a partire dall’1 ottobre, quando agli studenti del Paladini saranno assegnate le aule dei prefabbricati in allestimento”.

“È questo un risultato – continua – per il quale la Provincia ha spinto sull’acceleratore, consapevole che un ambiente adeguato e sicuro concorra a rendere migliore la vita scolastica”. I container già allestiti si presentano come spazi luminosi e, nella loro atipicità, confortevoli, con split per il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti. Ogni aula ha un’uscita di sicurezza e grandi finestre: ma sono soprattutto i volti degli studenti a dire che la prova del nove di questa mattina è stata superata. Per niente turbati da questo nuovo allestimento, rispondono con sorrisi distesi al saluto della Buonriposi che, insieme alla dirigente Iolanda Bocci, va di classe in classe a sincerarsi che i ragazzi abbiano risposto con serenità al cambiamento dettato dall’inagibilità della sede di via San Nicolao.
“La scuola è un’istituzione resiliente – dice Buonriposi – e, di fronte a queste criticità, prevale la voglia di superarle, di guardare agli obiettivi formativi, di entrare nel vivo dei programmi. È fondamentale – prosegue – che si consolidi la filiera di dialogo tra istituzioni per risolvere eventuali problemi che potranno emergere”. Un concetto sul quale torna anche la preside Bocci: “Le nostre scuole non sono soltanto edifici: esprimono un patrimonio umano, di competenze, sensibilità ed equilibri, di grande valore e altrettanta complessità. Giorno dopo giorno monitoreremo la situazione, certi che tutto sia migliorabile, e in quest’ottica – va avanti Bocci – sappiamo di poter trovare nella Provincia un attento interlocutore”. Due scuole che si distinguono anche per capacità di supportare il percorso scolastico di studenti in situazioni di svantaggio. In particolare il Civitali, frequentato da circa cinquanta ragazzi con disabilità – e per questo trasferito nell’ala nuova dell’Itc, dotata di ascensori e migliori requisiti di accessibilitià, tra i quali una pedana d’ingresso ultimata proprio in questi giorni. Stando al cronoprogramma annunciato, dall’inizio dei lavori alla sede di via San Nicolao, dovranno passare due anni solari (e verosimilmente, tre scolastici) prima che il Paladini e il Civitali possano tornare in centro storico. La convivenza con il Carrara, quindi, sarà tutt’altro che momentanea. Fugati i dubbi sulla sicurezza dell’edificio, il preside Cesare Lazzari ha dato oggi il benvenuto alla scuole ospite, alludendo anche a qualche possibile collaborazione didattica. “Tengo a ribadire – ha detto – che questo edificio è sicuro, ci sono certificazioni chiare che lo dimostrano e se qualcuno vuole insistere nell’ipotizzare il contrario, potrei valutare anche di procedere con una denuncia per procurato allarme. La sicurezza dei ragazzi è un tema sensibile e a diventare pericolosa, in questi casi, è la disinformazione”.
A breve partiranno anche i lavori strutturali a palazzo Lorenzini, sede del liceo classico Machiavelli: interventi che non dovrebbero interferire con il regolare svolgimento delle lezioni e per i quali non si prevedono spostamenti di studenti. Lo conferma la dirigente della Provincia, Francesca Lazzari: “Il finanziamento c’è e i lavori partiranno a breve. Qualora il cantiere dovesse disturbare la serenità della vita scolastica, faremo le nostre valutazioni. Non vogliamo tuttavia farci cogliere impreparati a questa eventualità: per questo motivo stiamo già lavorando a un piano B”. 

Elisa Tambellini