
Le ultime aggressioni in città? Anpi Lucca non ha dubbi: sono opera di un “fascismo senza se e senza ma”. Così l’associazione dei partigiani lucchesi condanna gli episodi di violenza e torna ad invitare le istituzioni a vigilare di più. “Non è molto lontano – si afferma – il tempo in cui si stigmatizzavano gli episodi che si andavano ripetendo, come frutto di rigurgito fascista od anche di ragazzate, o beghe loro od anche guerra tra bande e questi giudizi impedivano e impediscono di coglierne ed interpretarne la gravità e di agire per limitarne le manifestazioni”.
“Quanti appelli – si legge ancora nella nota -, raccolte firme, presidi, organizzati dall’Anpi di Lucca, affinché le Istituzioni locali vigilassero perché il nostro territorio fosse terra libera dalla sopraffazione e dalla violenza che scaturisce dai germi dell’intolleranza, del razzismo, della miseria materiale ancorché culturale, dalla rabbia che in tanti settori della popolazione ha covato e cova come una brace ardente. Questi germi, per tanti, troppi anni, si sono nutriti di disvalori, elargiti a piene mani, hanno lievitato, sono diventati pane con cui uomini e donne, sempre meno cittadini sempre più sudditi, si sono nutriti. E’ il nostro, un popolo fragile, perché senza garanzie, indifeso, sempre più povero, che si è incattivito e abbrutito, che ha sostituito alla parola solidarietà la parola egoismo, slogan prima noi e poi gli altri, difesa personale, e questo è fascismo senza se e senza ma. Dunque coraggio a chiamare le cose con il proprio nome, a collocarsi nel posto giusto e cantare insieme, in un coro di voci differenti, la canzone Bella ciao che ci parla di cittadini, e cantandola ci colloca nel posto giusto, quello della Giustizia sociale, della pace, della Libertà, intendendo per essa la Liberazione da tutti gli impedimenti che non permettono a uomini e donne una vita degna di essere chiamata tale”. L’Anpi oggi sarà al presidio antifascista in piazza San Giusto.