
Dopo tredici anni di continui passaggi di mano tra società immobiliari, che per varie vicissitudini – tra cui anche fallimenti – hanno lasciato nel cassetto i progetti di recupero e il master plan che prevedeva di trasformare l’ex esattoria intercomunale di via Cesare Battisti in albergo di lusso e, in subordino, in appartamenti, ora palazzo Andriani, uno dei gioielli abbandonati del centro storico, torna in mano ad una famiglia lucchese.
Lo ha acquistato, infatti, Pierluigi Pierallini, titolare di Tagetik. I progettisti incaricati della riqualificazione hanno già coinvolto la commissione paesaggistica, per attuare una riqualificazione che potrebbe prevedere, secondo alcune indiscrezioni, uffici al piano terra e appartamenti al piano nobile e secondo piano. La vendita è stata siglata dalla nota agenzia Sotheby’s che ha confermato l’alienazione dell’immobile storico, mantenendo sul resto il più stretto riserbo.
La cifra messa sul tavolo sfiorerebbe comunque il milione di euro, ma a lunga scadenza l’investimento appare molto più cospicuo, visto i lavori necessari per l’adeguamento del palazzo su cui – almeno al piano terreno – c’è un vincolo della Soprintendenza per alcuni affreschi di pregio alle pareti. Nel pacchetto tuttavia non c’è l’intero edificio perché due appartamenti, che hanno l’ingresso da via del Pavone, sono abitati.
La base originaria del palazzo risale addirittura al periodo romano. Poi, nel tempo ci furono vari restauri, soprattutto nel medioevo, per poi arrivare fino a quello più significativo nel XVIII secolo ad opera della famiglia Andriani che ne era entrata in possesso e che conferì all’immobile l’aspetto attuale.
A partire dagli anni cinquanta, l’immobile fu sede dell’esattoria intercomunale. Dopo essere passata nelle mani della Banca popolare di Lodi, che aveva acquisito la cassa di Risparmio di Lucca, il palazzo fu venduto nel 2005 all’agenzia immobiliare milanese Olivia Srl per una cifra intorno ai 4 milioni di euro. In seguito, l’immobile passò sotto il possesso della ditta Emme C che però, a causa della crisi dell’edilizia, fallì con il palazzo che finì all’asta giudiziaria.
Da lì, il calvario di Palazzo Andriani proseguì: ad entrarne in possesso fu l’agenzia milanese Devar srl. L’ultimo capitolo poi riguarda l’arrivo di Sotheby’s e la vendita all’imprenditore lucchese.