Comitati sanità: “Modello S.Luca ha fallito”

4 ottobre 2018 | 06:27
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Comitati sanità: “Modello S.Luca ha fallito”

Anche i comitati sanità stigmatizzano l’incontro organizzato dal Pd a Palazzo Ducale per fare il punto sulla situazione sanità in Regione.
“Fa piacere che adesso – dicono i comitati – anche chi ha portato la nostra Ragione a scendere di un posto negli indicatori di sanità (eravamo primi adesso siamo dopo il Veneto), cominci a parlare della necessità di un rilancio. Forse anche lor signori si sono accorti dello scollamento tra il dirigente che dice di avere l’intera pianta organica degli infermieri e la realtà dei fatti vissuta dai cittadini e testimoniata dai sindacati, che parlano di 3mila infermieri in meno in Toscana. Tra il dirigente che sostiene che la promiscuità uomo-donna nelle camere è un fatto assolutamente eccezionale e le decine di segnalazioni che abbiamo ricevuto in questi mesi”.

“Noi speriamo – proseguono i comitati – che la loro visita a Lucca non sia stata semplicemente l’inizio della campagna elettorale per le regionali del 2020. Ma qualche evidente segnale si coglie. Ad esempio, nelle visite a porte chiuse al San Luca con foto e larghi sorrisi: tutto va bene, buono e abbondante. Da anni Baccelli, Saccardi & Co. ci parlano della necessità di migliorare l’efficienza del pronto soccorso. Ma intanto scopriamo che al pronto soccorso del San Luca esiste una stanza dove non sono mai stati messi i letti previsti, e troviamo che si blocca l’accesso ai parenti. Mentre la struttura rimane sempre la stessa, con spazi ridotti all’osso. E si parla di ridurre le liste di attesa. Ma al Campo di Marte nel 2014 è stata abbandonata un macchinario da 1,5 tesla. Ormai si è “rotta” e adesso si parla di venderla per pochi euro. Così i cittadini per una risonanza magnetica aspettano mesi o ricorrono, a pagamento, alle Rmn private, spuntate come funghi”.
“L’assessora Saccardi si è impegnata a controllare – prosegue la nota – Vedremo cosa ci risponde. Vedremo chi tirerà fuori i soldi per il danno causato alla collettività. Si ironizza sulla conta dei posti letto, forse perché sono emerse lampanti le carenze che da anni andavamo denunciando. Certo, i posti letto sono solo un aspetto: ci vuole personale sufficiente. E il sindacato ci dice che il rapporto infermieri-letti è oggi abbondantemente al di sotto dei parametri ottimali. Quindi quella dei posti letto è solo una delle tante carenze che i cittadini, costretti in barella o dimessi e mandati a casa precocemente, costringendo le famiglie ad un’assistenza integrativa spesso a pagamento, vivono sulla loro pelle. Ma ci sia consentita una domanda: se il San Luca è stato progettato per 410 posti letto (quanti ne paghiamo anno per anno) e poi i posti letto sono 340 (più 36 poltrone, dove però la notte non si dorme, più posti tecnici, che non entrano nei conteggi, e senza eliporto funzionante) ci potete spiegare chi ci guadagna?. Campo di Marte. Certo, assessora Saccardi, se i 13 milioni di euro previsti a suo tempo per ammodernarlo non fossero stati dirottati sul San Luca, forse oggi avremmo un ospedale completo, perfettamente funzionante e vicino alla città, come insegna Livorno che non si è fatto abbindolare dal “project financing”. E il fatto stesso che sempre più funzioni sanitarie vadano al Campo di Marte è il palese segno del fallimento del San Luca. Noi da sempre sosteniamo che il Campo di Marte deve rimanere a vocazione sanitaria ed ormai, a parte qualche suo emulo di partito, sentiamo che la città e il territorio sono con noi in questa battaglia”.
“Infine, chiediamo che si faccia chiarezza sui fondi per la sanità lucchese – chiedono infine i comita – dirottati su altri territori. Noi non siamo al corrente dei fatti denunciati da un sindacato sui giornali. E ci dispiace che ieri sera il tema sia stato solo citato e con fastidio. Senza dare una risposta esauriente. Chiediamo chiarezza”.