Custodi città, Petrini: “Si avvii iter per sistema museale”

16 novembre 2018 | 10:47
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Custodi città, Petrini: “Si avvii iter per sistema museale”

I custodi della città tornano a sottolineare la necessità di un sistema museale coì come previsto anche da una relazione approvata con delibera del consiglio comunale nel luglio del 2014 e dove si elencavano ben 10 realtà museali fra musei dello stato, della chiesa, del Comune e di privati presenti nella nostra città con l’obiettivo di “armonizzare i mezzi informativi e di comunicazione anche attraverso la realizzazione di una specifica infrastruttura multimediale (Museo della città) dedicata a delineare ed orientare modalità e opportunità di fruizione e utilizzazione dell’offerta museale e culturale”.
“Il Museo della città – spiegano i ‘custodi’ – dovrebbe nascere in Palazzo Guinigi. Ma ci si ricorderà che dovrebbe costituire il nerbo del sistema museale? Il nostro assessore alla cultura Stefano Ragghianti avrà la bella idea di riunire soprintendenza, arcivescovo e privati per parlare di sinergie finalizzate a qualificare e allargare l’offerta turistica dal punto di vista culturale?
Recentemente ho visitato Ferrara per qualche giorno. In questa splendida città “murata” fra l’altro patrimonio dell’umanità (ma vuoi mettere le nostre possenti Mura), ti propongono una card per 18 euro con la quale puoi visitare tutti i numerosi musei pubblici e privati non pagando, se soggiorni in hotel, la spesa dell’imposta di soggiorno. Il Comune coordina il sistema museale e illustra convenientemente le iniziative proposte da tutti i soggetti gestori di realtà museali. Insomma si tratta di una istituzione di grande importanza e di facile attuabilità. Del resto la Regione
Toscana, insieme a Puglia e Liguria, ha introdotto per prima l’espressione sistema museale con legge 89 del 1980 dedicata ai musei degli enti locali”.

“I custodi della Città – prosegue la nota a firma di Francesco Petrini – pensano però che il sistema possa e debba, così come avviene a Ferrara e in altre città italiane, coinvolgere tutte le realtà museali presenti nel territorio comunale e magari provinciale”.