Guida Michelin 2019, il ‘Giglio’ conquista la stella

Un’attestazione, la più importante per chi fa cucina, che riempie d’orgoglio: da oggi Lucca ha un nuovo ristorante stellato, il Giglio, da generazioni ospitato nell’omonima piazza. Una consacrazione che giunge a Parma, in occasione della presentazione della guida Michelin 2019, e che vede salire sul palco i giovani e talentassi chef Stefano Terigi, Benedetto Rullo e Lorenzo Stefanini. Un menù che si muove rispettando le tradizioni lucchesi – con i classici tortelli e le zuppe – ma che sa anche sperimentare, grazie alla verve degli interpreti, guardando al futuro ed interpretando il presente. Un luogo capace di stimolare lo sguardo oltre al palato, custodito com’è nel ventre di un imperioso palazzo settecentesco. Il Giglio va ad unirsi al Butterfly, l’unico altro ristorante stellato a Lucca, che riceve una gradita conferma. Due eccellenze cittadine che vanno ad unirsi a quelle presenti in provincia per un totale di 8 ristoranti stellati. La palma va senza dubbio a Forte dei Marmi che, complice anche la clientela rinomata, vanta ben 4 chef con una stella: “Bistrot”, “Lorenzo”, “Lux Lucis” e “Magnolia”, tutti confermati con una stella della prestigiosa guida. Conferme che arrivano anche a Viareggio, dove il riconoscimento è appannaggio del ristorante “Romano” e del “Piccolo Principe”.
La stella conquistata dal “Giglio” ha subito innescato una sequenza di commenti entusiastici e di congratulazioni. Tra queste, spiccano quelle del sindaco Alessandro Tambellini, che ha postato sul suo profilo fb una foto che ritrae gli chef aggiungendo: “Congratulazioni al Ristorante Giglio e a Stefano Terigi, Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini che hanno conquistato la prima stella sulla guida Michelin. Bravi!”. Per uno dei tre chef del Giglio, Stefano Terigi, il riconoscimento della stella è “Qualcosa di indescrivibile, ancora adesso non ci rendiamo conto di quello che siamo riusciti a fare. E’ un’emozione grande, siamo molto contenti, ma voglio ribadire che il Giglio resterà il Giglio, la nostra filosofia non cambia. Rimarremo un ristorante ‘popolare’, aperto a tutte le età ed a tutti i palati, senza tirarcela. Un piatto che ha convinto in particolare i giudici? Non lo so, penso che sia passato il concetto che facciamo buona cucina e che ci piace essere concreti”.