Accorpamento Camere Commercio, stop da Consiglio di Stato
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Accorpamento Camere di commercio di Pisa, Massa e Lucca, arriva lo stop del Consiglio di Stato che annulla il provvedimento ministeriale del Mise. Il Tar del Lazio aveva respinto nei mesi scorsi la richiesta di annullamento cautelare del provvedimento ministeriale di accorpamento delle tre camere di commercio, avanzata dalla camera di commercio di Massa. Ma i giudici di Palazzo Spada hanno inteso ribaltare la decisione del Tar accogliendo la richiesta di annullamento, in fase cautelare, e ordinando al Tar di fissare l’udienza di merito per il prossimo 19 gennaio.
I giudici di primo grado avevano respinto tale richiesta cautelare rinviando tutto all’udienza di merito che si sarebbe dovuta svolgere nei primi mesi del prossimo anno. Ma il Consiglio di Stato invece ha voluto annullare tutto e richiesto udienza di merito a gennaio perché ritiene sussistano i motivi per l’annullamento e per decidere nel merito il prima possibile. Questo perché i giudici non pensano siano del tutto infondate le questioni di illegittimità costituzionale sollevate dalla camera di commercio di Massa. Scrivono infatti chiaramente i giudici del Consiglio di Stato nell’ordinanza: “Ritenuto, nell’ambito della delibazione tipica della presente fase cautelare, che nel bilanciamento degli opposti interessi prevalenti risultano allo stato quelli della parte ricorrente, volti in sostanza al mantenimento inalterato della situazione sostanziale nell’attesa della delibazione nel merito delle diverse, articolate questioni oggetto di giudizio, a partire da quella prospettata di una possibile illegittimità costituzionale di alcune delle norme del riordino normativo la cui prima applicazione ha dato luogo alla presente controversia”. Poco prima delle elezioni politiche dello scorso mese di marzo il Ministero dello sviluppo economico aveva nominato un commissario ad acta per procedere all’accorpamento delle Camere di commercio di Lucca, Pisa e Massa Carrara. Un procedimento che avrebbe dovuto portare all’istituzione della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest. Ora il provvedimento di accorpamento è stato annullato in sede cautelare e il Tar del Lazio a gennaio dovrà affrontare il merito della vicenda soprattutto analizzando a fondo le ipotesi di incostituzionalità del provvedimento ministeriale di accorpamento sollevate dalla Camera di commercio di Massa. Il 19 gennaio del 2019 l’udienza di merito. Il caso rischia di finire sul tavolo della Corte Costituzionale.
Vincenzo Brunelli