Chiavi d’Oro senza riscaldamento, il Centro chiude

11 dicembre 2018 | 16:20
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Chiavi d’Oro senza riscaldamento, il Centro chiude

Centro Chiavi d’oro al freddo e il comitato di gestione scrive all’amministrazione comunale per intervenire.
È indirizzata a sindaco, assessori Del Chiaro e Bove e ai dirigenti Giannini, Angeli e Tani la lettera in cui si lamenta la rottura dell’impianto di riscaldamento del Centro. “Complice il cambiamento climatico, l’autunno del 2018 si è rivelato forse più tiepido del solito – si legge – L’inverno alle porte reclama, però, i suoi rigidi diritti e i non più giovani frequentatori del Centro Chiavi d’Oro cominciano a soffrire il freddo. Sì, perché l’impianto di riscaldamento, dopo lunghi anni di onorato servizio, ha deciso di andare in pensione e ha lasciato il Centro preda dell’approssimarsi dell’inverno con tutti i suoi annessi e connessi: basse temperature e umidità all’interno dei locali del Centro, malamente contrastate, vista anche l’ampiezza delle stanze e l’altezza dei soffitti, da precarie, e forse anche pericolose, stufette elettriche e da un surplus di sciarpe, cappelli, maglioni, guanti…”.

“Alle numerose sollecitazioni per risolvere questo stato di cose – prosegue la lettera –  è stato risposto che si avvierà ora la procedura burocratico-amministrativa per dotare il Centro di un adeguato sistema di riscaldamento. Domanda: non è un po’ tardi? Perchè, nonostante i numerosi solleciti ed essendo ben noto a tutti gli interlocutori interessati la precarietà della vecchia caldaia, non si è provveduto per tempo? Una procedura che si avvia adesso vedrà, se tutto va bene, la realizzazione di un nuovo impianto termico almeno nella primavera del prossimo anno: quando il disagio si estinguerà naturalmente, grazie anche a quel cambiamento climatico con cui abbiamo aperto la nostra lettera. Ma sino ad allora? Non possiamo offrire ai frequentatori del Centro ambienti gelidi, non confortevoli e poco accoglienti. E neppure soluzioni arrangiate e raccogliticce, che finirebbero per favorire solo la diaspora dei frequentatori delle Chiavi d’Oro e la la loro ricaduta in quella condizione di isolamento che le attività socio-ludico-culturali del Centro in qualche misura sono riuscite a contrastare”.
“I ritardi nell’affrontare i problemi strutturali delle Chiavi d’Oro rischiano di azzerare un servizio che proprio nel 2018 ha festeggiato i suoi 20 anni di attività e di presenza qualificata nella città – prosegue ancora la missiva all’amministrazione – e tra i cittadini con i capelli bianchi e di tutte le età. Due decenni di volontariato e di iniziative che hanno riguardato presentazioni di autori e libri, proiezioni, pomeriggi musicali. incontri su temi d’attualità: alimentazione adeguata all’età, sicurezza in città, benessere psico-fisico…, raccontati nel video-documentario Diversamente giovani: vent’anni sotto la torre, costruito con le interviste, le proposte, le critiche, filmate e montate, dei frequentatori del Centro. Quanti, assessori e consiglieri comunali, ne hanno preso visione?”.
“Un bilancio ampiamente positivo – è la conclusione – e una storia virtuosa di autogoverno che, forse, proprio per questo suo carattere non ha mai riscosso l’attenzione dovuta da parte di amministratori e politici. La trascuratezza, il disinteresse, la sciatteria nell’amministrazione di un bene materiale e immateriale come le Chiavi d’Oro presentano ora il loro melanconico conto: la chiusura sine die del Centro e delle sue attività fino a quando non si daranno le condizioni minime per una riapertura dignitosa della struttura. Questa almeno la decisione unanimemente condivisa da tutti i componenti del comitato di gestione riunitosi nel pomeriggio del 29 novembre. Una scelta dolorosa di cui l’opinione pubblica lucchese e la stampa cittadina, provinciale e regionale saranno ampiamente informate e tenute continuamente al corrente”.