Ex Bertolli e planetario, verso una nuova asta

19 dicembre 2018 | 09:18
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Ex Bertolli e planetario, verso una nuova asta

Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per il triennio 2019-2021: sono sempre tre gli edifici – l’ex palazzo Bertolli, il planetario ed il mercato del Carmine – sotto i riflettori del Comune di Lucca.
Se ne è discusso oggi (19 dicembre) in Commissione politiche di bilancio e sviluppo economico del territorio, alla presenza degli assessori Giovanni Lemucchi e Gabriele Bove. “Il piano prevede tre immobili – afferma Bove – ed il primo è l’ex palazzo Bertolli (ex sede della Guardia di Finanza davanti a porta san Pietro). La sua vendita permetterebbe anche una riqualificazione di una zona importante.

Il valore è di 1 milione e 260mila euro (il valore è stato ridotto del 20 per cento rispetto al passato), anche perché sono andate deserte alcune aste. Rispetto a questo tema c’è anche una partita interessante, come quella relativa ai parcheggi che potrebbero essere annessi all’immobile. Il secondo edificio è il planetario (in via Salicchi, per un valore di 810mila euro), immobile che ha bisogno di 1 milione di euro di investimento. Il terzo è il mercato del Carmine: il bando scadrà a gennaio e la sua valorizzazione diventa strategica per quel pezzo di città. Sono stati investiti 3 milioni di euro per sistemare la parte statica dell’edificio”.
Sul punto interviene anche il geometra Umberto Pelletti: “Speriamo che ribassando il valore dell’immobile alla Guardia di Finanza – spiega – si ottenga un risultato. Per il planetario facciamo un primo tentativo, ma penso ci saranno poche possibilità di vendita, anche considerato il vincolo socio – culturale del bene. Il prezzo, comunque, corrisponde al valore della ristrutturazione. Se non riusciremo ad alienarlo le strade sono quelle di completare la ristrutturazione o dell’abbattimento”. Il problema, in questo senso, riguarda anche la sostenibilità economica dell’immobile, laddove dovesse essere riaperto.  La delibera, una volta discussa, viene approvata con tre voti favorevoli e due astenuti.
All’ordine del giorno c’è anche la discussione sul programma biennale (2019-2020) delle acquisizioni di beni e servizi. “In questo caso – afferma Lemucchi – la nuova normativa impone di redigere un programma sulla base delle richieste che provengono da tutti gli uffici”. La programmazione è prevista però soltanto per gli acquisti superiori a 40mila euro di valore. All’interno del prospetto ci sono due affidamenti – relativi agli archivi ed alla manutenzione del verde – che sfondano il tetto del milione di euro: in questo caso scattano ulteriori adempimenti relativi alla pubblicità. Anche stavolta la pratica passa con tre voti favorevoli, un astenuto ed un voto contrario.

Paolo Lazzari