
La dodicesima isola ecologica a scomparsa non sarà realizzata in via della Stufa. Come già era accaduto per il sito di piazza Santa Maria Corteorlandini, lo stop è arrivato dalla soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio delle province di Lucca e Massa Carrara, a seguito di un sopralluogo che è stato effettuato sul cantiere lo scorso 11 dicembre.
Durante il saggio archeologico propedeutico alla realizzazione dell’impianto è infatti emerso il condotto ottocentesco che tutt’ora viene utilizzato per smaltire le acque piovane e che risulta ben conservato. La struttura occupa l’area dove si sarebbero dovuti collocare i torrini per la raccolta differenziata dei rifiuti per 6 metri di lunghezza e 2 metri di larghezza. Considerato dunque il valore storico e documentale del manufatto, la soprintendenza ha disposto la chiusura dello scavo una volta terminate le rilevazioni archeologiche.
L’amministrazione comunale ha chiesto a Sistema Ambiente di valutare rapidamente nuovi possibili siti adatti ad accogliere le isole ecologiche a scomparsa, considerando che il posizionamento di queste strutture nella zona più centrale della città deve risultare funzionale alle esigenze dei cittadini utenti del servizio e deve tenere conto della massiccia presenza, nel sottosuolo, di testimonianze storiche che spesso non risultano compatibili con la loro realizzazione.
Frattanto con il mese di gennaio sarà pubblicata la gara per l’acquisto delle 50 nuove isole ecologiche fuori terra che verranno posizionate in centro storico nei primi sei mesi dell’anno, portando così a regime il nuovo sistema di conferimento e raccolta dei rifiuti nel centro cittadino entro la prossima estate.