Lavori all’ex Manifattura, il Comune si tutela in tribunale

2 gennaio 2019 | 13:22
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Lavori all’ex Manifattura, il Comune si tutela in tribunale

di Roberto Salotti
Non c’è purtroppo pace per il cantiere per la riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi. Dopo la rescissione del contratto con Unieco di appena un anno e mezzo fa, adesso il Comune è messo di nuovo di fronte ad un bivio: tra qualche giorno si dovrà infatti decidere se prorogare ulteriormente il termine per l’esecuzione dei lavori alla ditta Aspera, subentrata alla precedente – andata come noto incontro ad un fallimento -, come mandataria dell’Ati composta dalle ditte lucchesi Martinelli, Rama e Bianchi. Purtroppo, e nonostante le rassicurazioni che continuano a giungere dall’azienda, la società non sembra navigare in buone acque e starebbe attraversando una crisi di liquidità tale da richiedere al tribunale il concordato preventivo.

Mentre si attende di capire come evolva la situazione, la giunta ha deciso poco prima di Natale di correre ai ripari e per evitare richieste o danni economici nel contenzioso che si è aperto fra Unieco, Aspera e ditte in subappalto ha chiesto al tribunale di Lucca il sequestro ‘liberatorio’. Un istituto che mette in sostanza sub giudice l’intera questione. In questo modo il Comune di Lucca, sostanzialmente, mira a autotutelarsi, mettendo al riparo i fondi destinati al cantiere (che attualmente sarebbe fermo) e soprattutto mira a prevenire eventuali richieste da parte di terzi coinvolti nel contenzioso delle ditte che si sono succedute nello svolgimento dei lavori all’ex Manifattura.
Si tratta da parte del Comune di un atto dovuto alle problematiche che sono insorte tra Unieco e Aspera e le altre ditte fornitrici. L’affidamento della pratica ad un legale discende infatti da una delibera della giunta del 21 dicembre scorso, in cui si è deciso di ricorrere al giudice. Anche perché si vuole evitare la messa a rischio di un’operazione – quella della riqualificazione dell’ex Manifattura – che è stata fin troppo travagliata per motivi non imputabili agli amministratori.
Come è noto, infatti, Aspera era subentrata a Unieco nell’estate del 2017, dopo che quest’ultima era andata incontro ad una gravissima crisi. A proporre la nuova azienda erano state le ditte dell’Ati che all’amministrazione avevano presentato la documentazione di Aspera chiedendo di proseguire i lavori con quell’azienda, in sostituzione della mandataria Unieco.  E a fronte, ovviamente, di una ulteriore proroga per il termine dei lavori che infatti è stata poi concessa. L’ultima scadrà il prossimo 5 gennaio. Entro quella data è probabile che l’amministrazione debba assumere una decisione. Non ci sono molte alternative in ballo: se da Aspera arriveranno garanzie precise sulla prosecuzione dei lavori, si potrà valutare di concedere un’ulteriore proroga. Altrimenti, sarà inevitabile la soluzione della rescissione del contratto e poi con una nuova gara. Una prospettiva certamente non desiderata dal Comune e una procedura che inevitabilmente allungherebbe ulteriormente i tempi dei lavori.
Negli ultimi mesi, sia gli uffici preposti che il Rup, che la giunta stessa hanno monitorato costantemente la situazione, ma caldeggiato da più parti un confronto diretto con Aspera non c’è ancora stato. La scorsa vigilia di Natale però c’è stato un summit in Comune per analizzare la situazione nel dettaglio e studiare il da farsi nel caso in cui Palazzo Orsetti sia messo di fronte a dover prendere una drastica decisione.