Tagli ai pensionati, sindacati in piazza contro manovra

2 gennaio 2019 | 12:13
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Tagli ai pensionati, sindacati in piazza contro manovra

A pochi giorni dall’approvazione della legge di bilancio 2019 i sindacati sono già pronti sul piede di guerra. Venerdì (4 gennaio) alle 10,30 sotto le finestre della Prefettura in piazza Napoleone nonostante il periodo di festa si terrà infatti il primo presidio dell’anno contro l’ultima manovra di governo che, secondo i sindacati dei pensionati di Lucca, sarebbe un altro grandissimo schiaffo per l’economia che metterà in ginocchio, ancora una volta, pensionati e giovani. Ad annunciare il presidio questa mattina (2 gennaio) nella sede della Cisl a Sant’Anna Massimo Santoni, segretario dei pensionati Cisl Lucca, Guido Carignani, segretario territoriale Uilpensionati, e Roberto Cortopassi, segretario Spi della sezione di Lucca.

Ma capiamo in breve perché. Con la manovra approvata dalla Camera, “in tre anni – come hanno commentato i segretari – verranno sottratti 2,5 miliardi di euro dalle tasche dei pensionati, intervenendo nuovamente sull’adeguamento delle pensioni all’inflazioni”. Un classico, secondo i sindacati, che accusano il governo di opprimere ancora una volta il popolo dei pensionati.
Un classico – sostengono ancora -, per le associazioni di categoria, anche il taglio dell’indicizzazione degli assegni: “A salvarsi saranno solo quelli inferiori a 1521 euro lordi”, ovvero tre volte il minimo. Le associazioni scenderanno quindi in piazza per chiedere con forza che venga riconosciuto ai trattamenti pensionistici un meccanismo di rivalutazione che effettivamente risponde ai bisogni di milioni di pensionati e che permetta davvero di non perdere il potere d’acquisto delle pensioni, “come di fatto oggi accade”. Non un presidio per difendere le pensioni d’oro, hanno precisato i sindacati, ma per quelle di chi ha lavorato e versato contributi per oltre trent’anni.
“Una manovra che non parla assolutamente di lavoro e di crescita – ha commentato Cortopassi – I nostri giovani in futuro avranno pensioni ridicole e ancora una volta il governo non ci ha dato peso, pensando nuovamente a fare cassa con i soldi dei pensionati. Sono ben 17mila i pensionati che, solo a Lucca, faranno i conti con la nuova manovra, approvata dalla Camera senza uno straccio di democrazia. Un fatto gravissimo. Altri due provvedimenti di questo governo detto ‘del cambiamento’ – ha continuato Cortopassi – sono il reddito di cittadinanza e la quota 100 per le pensioni. Grandi passi indietro molto confusi che porteranno solo tagli a sanità e scuola. Ciò che conta davvero, ovvero la lotta all’evasione fiscale, ancora una volta non è stata presa in considerazione”.
“I sindacati vogliono la difesa dello stato di diritto – ha proseguito Carignani di Uil pensionati – I lavoratori hanno pagato contributi per anni e poi lo stato non glieli riconosce. Il sindacato per loro c’è, forse l’unico ente intermedio che rimane nel nostro Paese. E’ dal 1997 che i governi intervengono contro i pensionati, pronti a scendere in piazza anche a Roma”.
“I pensionati sono la spina dorsale del welfare – ha detto Santoni – ma molto spesso c’è chi se ne dimentica, come spesso ci si dimentica dei giovani. Quest’ultima manovra di democratico ha ben poco ed è una situazione davvero molto preoccupante. Sono anni che facciamo presidi ma nessuno ci ha mai ascoltato. Speriamo che adesso questo governo che si definisce ‘del cambiamento’ ci ascolti e che inizi a pensare alla difesa dei lavoratori invece che diffondere solo paura e intolleranza”.
“Ciò che servirebbe davvero – ha aggiunto Cortopassi – sarebbe una vera opposizione. I sindacati non hanno governi amici o governi nemici, denunciamo solo ciò che ci piace e ciò che non ci piace. E questa manovra non farà altro che affondare ancora di più la nostra economia”.

Giulia Prete