Fonte Ilaria, rinnovata concessione: al Comune 160mila euro

19 gennaio 2019 | 14:27
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Fonte Ilaria, rinnovata concessione: al Comune 160mila euro

Circa 160mila euro all’anno, a cui se ne devono aggiungere altri 6mila a titolo di oneri diretti e indiretti. È quanto entrerà nei prossimi anni nelle casse del Comune di Lucca grazie alla rinnovata convenzione con Fonte Ilaria Spa per lo sfruttamento dell’area mineraria da cui l’azienda preleva l’acqua per imbottigliare le proprie bevande. La convenzione, che sarebbe scaduta domani (20 gennaio) è stata infatti rinnovata per altri 15 anni. La nuova scadenza sarà il 20 gennaio del 2034.

La concessione riguarda un’area di 42 ettari che si trova a cavallo tra i comuni di Lucca e Pescaglia. Secondo l’accordo, Fonte Ilaria dovrà versare nelle casse del Comune di Lucca 1,07 euro per ogni metro cubo di acqua imbottigliata (il canone si dimezza nel caso di imbottigliamento in vetro). Da una prima stima, la cifra che dovrebbe entrare nelle casse di palazzo Orsetti si dovrebbe aggirare intorno ai 160mila euro all’anno (dal sito in questione, Fonte Ilaria Spa estrae circa 149mila metri cubi all’anno, vale a dire 149 milioni di litri d’acqua, ndr). L’importo del canone sarà comunque aggiornato annualmente secondo le variazioni dell’indice nazionale dei prezzi al consumo pubblicato dall’Istat. Inoltre, il concessionario corrisponderà al Comune poco più di 6000 euro all’anno a titolo di oneri diretti e indiretti.
Fonte Ilaria dovrà inoltre presentare al comune una relazione annuale sui lavori svolti nell’area della concessione mineraria, sui risultati ottenuti sull’andamento della propria attività, sulle spese sostenute e un programma di lavori che contenga tutti gli interventi previsti per l’anno successivo e le relative spese preventivate.
Questa convezione, particolarmente vantaggiosa per l’azienda, già in passato era stata al centro di polemiche. Nel 2015 infatti, l’allora consigliere comunale del Movimento 5 stelle Laura Giorgi aveva parlato di “svendita di un bene pubblico” denunciando come, a fronte di un’azienda dal fatturato di 27 milioni di euro all’anno, al Comune di Lucca spetti una quota davvero esigua degli introiti.