Lucca Crea: Games a ex Balilla, nessuna alternativa

23 gennaio 2019 | 15:09
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Lucca Crea: Games a ex Balilla, nessuna alternativa

“In città non esiste nessun altro contenitore con le stesse caratteristiche” dell’ex campo Balilla per ospitare il padiglione dei Games. Lucca Crea, società che organizza Lucca Comics and Games, interviene nel dibattito sull’utilizzo di questa area degli spalti delle Mura per i grandi eventi, escludendo altre proposte, come quella di un ‘trasloco’ degli stand al Polo Fiere. “Lucca Games – osserva infatti la società in una nota – non è un organismo indipendente dal resto della manifestazione, che insiste per un breve periodo sull’ex Campo Balilla: il padiglione Carducci è parte integrante di un ecosistema complesso, fatto di interazioni di grandi gruppi editoriali e contenuti culturali, con cui siamo riusciti a ingaggiare tutto il tessuto del centro storico. L’ex Campo Balilla non è solo una estroflessione del centro storico per il piano della sicurezza, ma lo è anche per le strategie di major come Hasbro e Mondadori. Autori, ospiti, attività si muovono in costante dialogo tra il padiglione e la città, basti pensare al gioco di ruolo dal vivo, che si esprime sulle Mura, partendo dagli stand del Balilla”.

“Fughiamo anche ogni dubbio tecnico – puntualizza Lucca Crea -: il Polo Fiere non può ospitare il padiglione Games perché troppo piccolo. Spazi ridotti (il 60% lordo rispetto alla tensostruttura del Balilla), e una sezione verticale che per la conformazione colonnata, non può accogliere gli stand dei gruppi, che vivono in costante relazione in termini di sviluppo di prodotto e licenze con gli operatori del centro storico. Tanto meno possiamo pensare di mandare le major internazionali in un mercato ortofrutticolo, che non ha spazi idonei. Il padiglione Carducci all’ex-Balilla rappresenta più del 30% dello spazio espositivo coperto del festival, vi si svolgono oltre 6.000 sessioni di gioco, 200 conferenze e 500 incontri. Viene visitato da oltre 110 mila paganti e sprigiona una capacità reddituale di circa quasi 2 milioni di euro, mentre incide sulle spese del festival per meno del 2% dei costi. In questo contesto, se si vorrà spostare il padiglione Carducci dall’ex Campo Balilla astrattamente è anche possibile farlo, nella consapevolezza di avviare una decrescita. Ovviamente le pianificazioni pluriennali delle aziende non possono farlo prendere in considerazione nei prossimi due anni. E in ogni caso si deve essere consapevoli che il parere tecnico e culturale di Lucca Comics & Games è di non fattibilità. Significherebbe infliggere un colpo durissimo se non mortale, al progetto unitario del festival e a quello dedicato alla cultura Ludica, mettendo seriamente a repentaglio le economie e il progetto globale privando la manifestazione della sua ammiraglia. Peraltro oggi siamo in un quadro nazionale in cui eventi consimili sono quadruplicati e in cui festival tradizionali di libri e cinema fanno la corsa sui nostri contenuti. Il Comicon di San Paolo sbarca a Colonia questo luglio, il festival francese di Angouleme (di cui saremo ospiti questo weekend) segue molte delle nostre scelte culturali. Festival simili in Toscana raddoppiano e crescono con il sostegno degli enti locali e regionali. Lucca Comics & Games, no. Anzi. La città sta discutendo se sviluppare strategie che intaccano la formula del festival. Il danno, economico e d’immagine, non solo per Lucca Comics and Games, è ovvio e incalcolabile. La città a questo punto deve scegliere se difendere e sostenere le scelte strategiche sino a oggi vincenti oppure, se operare consapevoli azioni di decrescita. Felice? Infelice? Sarà il sistema Lucca a giudicare. Nel caso, siamo sicuri che i nostri dinamici partner, gli editori del gioco, sapranno trovare fiere e festival alternativi, in grado di investire e credere nella relazione tra città e editoria”.