
“Il Comune acquisti il Campo di Marte per destinarlo ad un’esclusiva funzione socio-sanitaria”: è l’input che giunge inequivocabile da parte del comitato sanità città di Lucca, intervenuto oggi (25 gennaio) nella commissione competente. A palazzo Santini – anche alla presenza dell’assessora Lucia Del Chiaro e del capogruppo Pd in consiglio comunale, Renato Bonturi, – parlano i rappresentanti Paolo Pescucci, Armida De Santi e Marina Manfrotto.
Un Campo di Marte comunale, viene ribadito, rappresenterebbe “La soluzione decisiva al tema della carenza dei posti letto per le cure intermedie, alla luce dei problemi vissuti per il trattamento post acuto e considerate le difficoltà in cui versano le Rsa”. Il comitato (sintesi di una costellazione più ampia di comitati locali formatisi sul tema, nel corso degli anni), si sofferma inoltre sui problemi legati al pronto soccorso del San Luca, definito come “Costantemente intasato”, oltre al fatto che i familiari non possono entrare per accompagnare i loro cari.
“Rappresentiamo diverse realtà – spiega Manfrotto – ed un punto d’ascolto per i cittadini. Siamo rimasti sorpresi dalla cancellazione del Consiglio comunale dello scorso 20 dicembre. Adesso speriamo che il Consiglio del prossimo 5 febbraio sia davvero aperto agli interventi delle persone iscritte a parlare. L’esperienza delle altre regioni, del resto, ci sta dimostrando la fallibilità dell’affidamento della sanità pubblica ai privati”. Secondo Armida De Santi “Sono sempre di più le persone interessate a discutere da vicino della situazione legata alla sanità. Abbiamo avuto la forza di intercettare questo disagio, anche perché inizialmente la gente appariva sfiduciata”.
Le lamentele, come detto, riguardano anzitutto i disagi vissuti nel cosiddetto “post acuto”: “Non c’è un percorso di accoglienza – spiegano – perché a Lucca si è agito al rovescio. Prima di creare un ospedale per acuti bisognava preparare il territorio. Ora – precisa Pescucci, a nome di tutti – il punto fermo resta l’utilizzo di Campo di Marte per quelle prestazioni che il San Luca non può fornire. Siamo tutti uniti sul fatto che Campo di Marte deve mantenere una destinazione esclusivamente socio – sanitaria”.
Sul punto viene anche rammentato lo studio commissionato ad hoc alla società Sinloc, “poi finito nel dimenticatoio”. Per il comitato “Quell’area non va toccata e l’unico modo è che il Comune ne acquisisca la proprietà. Solo allora potremo concentrare lì l’offerta dei posti letto, sia per le cure intermedie che per le Rsa, ovviando alle discrasie create in questi anni nel processo di guarigione del malato”.
L’amministrazione, evidenziando come un’operazione d’acquisto dell’area sia tutt’altro che agile – domanda invece un maggiore coinvolgimento da parte del comitato. “La presenza dell’ente pubblico ai tavoli del dialogo – ricorda Bonturi – è fondamentale. I Comitati hanno un ruolo positivo, di stimolo e critica. Sappiamo che ci sono anche problemi di natura nazionale, come le liste d’attesa e la carenza dei medici. Insieme, però, possiamo individuare le questioni risolvibili a livello locale”.
Poi sul Campo di Marte: “C’è una mozione giacente riguardo alla sua destinazione, deve ancora andare in Consiglio. L’acquisto? Non è semplice, ma lottiamo per ricavare uno spazio pubblico caratterizzato dalla prevalenza della funzione sanitaria. Questo significa fare i conti con il proprietario dell’area, ma il sostegno dei cittadini ci può fornire maggiore forza contrattuale”.
Il consigliere Alessandro Di Vito plaude al lavoro del comitato, attendendo un documento di sintesi: “Il sistema dell’intensità di cura a Lucca – la sua analisi – è organizzato malissimo. I familiari al pronto soccorso? Il Comune se ne deve preoccupare, senza creare barriere con il cittadino. Il problema del paziente che esce dall’ospedale? Il post acuto non è ben organizzato. I 48 posti che dovevano essere nell’ospedale san Luca non ci sono, al san Luca non esiste la low care, il Comune deve dire dove intende collocarla. Sulle liste d’attesa, invece, la conferenza dei sindaci deve intervenire. Il pendolarismo sanitario è una questione locale, i pazienti sono costretti a spostarsi. Carenza dei medici? In regione sono mancate politiche per concorsi a tempo indeterminato, specie per i medici del 118”.
A rivendicare il buon operato del Comune, pronto ad intervenire sulle questioni più pressanti, ci pensa l’assessora Lucia Del Chiaro: “Il Consiglio sulla sanità non è stato cancellato, ma posticipato. Uno dei temi principali, negli ultimi mesi, è stato quello relativo alle Rsa. Il Comune aveva il dovere di coprire le quote sociali per tornare ad una lista d’attesa fisiologica e l’ha fatto. L’obiettivo dell’amministrazione, per il 2019, è quello di abbattere quindi le lista d’attesa, fino ad arrivare a livelli normali. Senza quote sociali, del resto, le Rsa sono cattedrali nel deserto. Inoltre abbiamo chiesto in conferenza zonale una ricognizione puntuale sui bisogni derivanti dalla disabilità, una cosa che non era mai stata fatta. Questa è stata un’impostazione concertata con le fasce più deboli del territorio”.
Il consigliere Fabio Barsanti, invece, fa i complimenti al comitato sanità: “L’aspetto centrale è proprio la questione del Campo di Marte. È lì che possiamo agire per migliorare la sanità a Lucca”.
Non passa in secondo piano anche un intervento da parte del pubblico presente (con una manciata di cittadini, ndr). “Finiamola – l’appello accorato di Laura Pieri – di mandare i malati terminali al San Cataldo. Capiscono bene dove vengono portati ed in loro si spegne anche l’ultimo filo di speranza. Situazioni umanitarie come queste possono essere affrontate con la risorsa del Campo di Marte”.
Paolo Lazzari