Nuovo teatro per grandi eventi, 30 milioni per ipotesi Pulìa

Un nuovo teatro cittadino dedicato alla lirica con l’obiettivo di valorizzare al meglio il grande patrimonio artistico di Giacomo Puccini. L’argomento non è nuovo e da più parti è stata rilanciata, in diverse occasioni, questa opportunità. L’argomento è tornato d’attualità questa mattina (29 gennaio) durante una seduta congiunta delle commissioni politiche formative e partecipate dov’è stata esposta l’attività della Fondazione Puccini alla presenza del direttore Massimo Marsili e del sindaco Alessandro Tambellini nella doppia veste di primo cittadino e presidente della Fondazione. L’idea di un nuovo teatro cittadino, più capiente e più funzionale alle messe in scena delle opere del Maestro è stata rilanciata in particolare dal consigliere del Partito Democratico Lucio Pagliaro e condivisa in maniera bipartisan. Un’idea a cui il sindaco non ha chiuso la porta, anzi. Tambellini avrebbe infatti anche individuato il luogo per la realizzazione del teatro che sarebbe in Pulìa. Per la realizzazione dell’opera servono però tra i 20 e i 30 milioni: un ostacolo non da poco.
“Dobbiamo fare tutti di più per associare il nome di Puccini a quello di Lucca – aveva detto Pagliaro -. In questo senso sarebbe importante pensare ad un teatro nuovo che sia un punto di riferimento per le opere più rilevanti e che attragga anche i turisti. Sappiamo infatti che le dimensioni del Teatro del Giglio sono ridotte e questo comporta problemi sia per la capienza ma anche per un palco di piccole dimensioni che non sempre riesce a soddisfare le esigenze di spazio di un’opera lirica. Sappiamo che si tratta di un investimento notevole e sicuramente il comune non può sostenerlo da solo ma non rinunciamo a questa idea. Cerchiamo di fare ognuno la propria parte per raggiungere questo obiettivo. Se si vuole fare una bella opera a Lucca, un nuovo teatro è necessario”.
Il sindaco ha prontamente raccolto l’invito di Pagliaro ma ha anche avvertito su quelli che sono gli ostacoli di natura economica: “L’idea del nuovo teatro è sicuramente affascinante ma è un impegno notevole. Per realizzare un’opera di questo tipo servono dai 20 ai 30 milioni – ha detto Tambellini -. Noi avremmo anche già individuato un’area che sarebbe perfetta e cioè quella dell’ex mercato ortofrutticolo in Pulìa. Una spazio molto grande e vicinissimo al centro che risponderebbe perfettamente alle nostre esigenze. Per poter realizzare questo, che ad ora è un sogno, dovremo essere tutti in linea e sviluppare un percorso ben preciso e condiviso”.
Il tema di una nuova struttura che possa essere la casa e il punto di riferimento per tutte le realtà culturali cittadine non è nuovo ed è stato anzi rilanciato più volte in passato. Sulla necessità di un’opera del genere l’accordo è quasi unanime. Dove l’opinione pubblica si è divisa in passato è sulle dimensioni che questa nuova struttura dovrebbe avere. Due le correnti di pensiero: una struttura da 500 posti in grado di dare l’opportunità anche alle compagnie e agli artisti emergenti di avere uno spazio dove potersi esprimere e farsi conoscere al grande pubblico o, in alternativa, un nuovo grande teatro dal oltre 1500 posti in grado di sopperire ai limiti di capienza del teatro del Giglio.
Per quanto riguarda la prima ipotesi si era anche già composto un comitato, contenente al suo interno diverse associazioni e realtà culturali cittadine che aveva anche presentato un proprio progetto. Un iniziativa che però non ha avuto un seguito. Sull’altro versante invece, c’è la proposta di una nuova grande struttura in grado di ospitare, oltre alla lirica, anche altri grandi eventi (concerti o incontri legati al festival dei Comics) che possano essere di richiamo anche per i molti turisti che visitano Lucca in ogni momento dell’anno. In questo senso, era stata proposta anche l’area dell’ex Cavallerizza che a breve sarà di nuovo aperta al pubblico.
Una terza ipotesi era quella di realizzare un nuovo grande teatro all’aperto nella zona della vecchia porta San Donato.
Evidente che queste tre soluzioni avrebbero pro e contro ma Tambellini sembrerebbe propendere per il nuovo grande teatro. Tutto dipende dalla capacità di programmazione delle varie realtà che dovrebbero coesistere in maniera armonica: “Per quanto riguarda il teatro all’aperto dobbiamo interrogarci e capire se la città sarebbe in grado di gestirlo anche in concomitanza degli altri eventi che ci sono nel periodo estivo (Summer Festival, ndr). Inoltre ci sarebbe il rischio di fare un doppione del teatro di Torre del Lago. Lucca poi ha molte sale che possono essere utilizzate per spettacoli o mostre: penso a San Romano, a San Francesco, all’ex Cavallerizza che riaprirà presto ospitando la mostra sulla follia. Non sono però strutture che si prestano alla realizzazione di grandi spettacoli e opere liriche. Per questo servirebbe un’area attrezza. In questo senso l’area dell’ex mercato ortofrutticolo sarebbe perfetta. Dobbiamo però essere bravi a fare una programmazione di lungo periodo e capire se la città è in grado di supportare un’attività che vada avanti ininterrottamente tutto l’anno. Questo non è detto sia possibile. Ad esempio, tenere il teatro del Giglio aperto tutti i giorni per le cartoline pucciniane sarebbe impossibile dato che, a fronte di circa 1000 euro di entrate per cartolina, il teatro per stare aperto comporta una spesa di circa 5mila euro. Dobbiamo quindi interrogarci su quale sentiero vogliamo prendere e remare poi tutti insieme nella stessa direzione”.
Luca Dal Poggetto