
Calendario unico degli eventi Vivi Lucca, anno terzo. E ancora qualcosa da mettere a posto c’è. Questo, almeno, è quanto è emerso questa mattina (5 febbraio) a latere della presentazione del nuovo ciclo di concerti al Caffè delle Mura. Presenti l’assessore alla cultura del Comune di Lucca, Stefano Ragghianti, il presidente di Animando, Paolo Citti, e il presidente del Circolo Lucca Jazz, Vittorio Barsotti. È stato posto l’accento sulla necessità, per le associazioni, di collaborare maggiormente tra loro, anche per evitare concomitanze tra iniziative che vanno a intercettare lo stesso tipo di pubblico.
“Ritengo – afferma Stefano Ragghianti – che il passaggio a un calendario unico degli eventi sia stato una semplificazione. Tuttavia è innegabile la mole organizzativa e la complessità di gestione che un progetto del genere richiede. Solo per quest’anno, ad esempio, sono arrivate 260 proposte di eventi in risposta al bando di Vivi Lucca. E si consideri che ogni proposta a sua volta può essere composta da più iniziative, da più date. Tuttavia si rileva che la maggioranza degli eventi si concentra negli stessi periodi dell’anno: d’estate, a settembre e nel periodo natalizio. Noi possiamo tentare una cabina di regia, certo, ma credo sia chiaro come sia impossibile, anche con tutta la buona volontà, l’evitare concomitanze. Staremo attenti a non far coesistere nello stesso giorno offerte culturali simili, di modo che una non sottragga pubblico all’altra”.
“Vi è poi il discorso delle associazioni – ha continuato Ragghianti – che faticano a mettersi d’accordo, quando non litigano fra loro. Ci viene spesso recriminato di aver erogato più fondi a una rispetto all’altra. La coperta è corta ed è necessario che le associazioni trovino punti d’incontro tra di loro e organizzino eventi insieme, così che anche noi, come amministrazione, si possa contribuire in modo più efficace. La città di Parma, ad esempio, ha saputo raggiungere accordi coinvolgendo anche impresari e privati: un modello che può trovare spazio anche a Lucca”. Vittorio Barsotti ha parlato dell’efficienza, in tal senso, della città di Pistoia: “Hanno presentato un ottimo programma e gli è stato riconosciuto, nel 2018 è stata capitale italiana della cultura. Tuttavia sono rimasto stupito che una città ricca di contenuti culturali, artistici e musicali come Lucca non sia riuscita a fare lo stesso”. Paolo Citti ha concluso: “La città di Lucca ha dato i natali a cinquanta celebri musicisti, Firenze solo a tre o quattro. Abbiamo un patrimonio culturale ampio, ma dobbiamo saperci adeguare, nelle nostre iniziative, a un mondo sempre più digitale e dinamico: solo così riusciremo a essere davvero protagonisti della vita culturale contemporanea”.