
Cinquantasei dipendenti in meno nella pubblica amministrazione nel Comune di Lucca: potrebbe essere questo l’effetto di ‘quota 100’ su Palazzo Santini. Questo è infatti il calcolo sulla possibile riduzione di personale nel Comune, in una situazione che desta preoccupazione. Il numero di pensionamenti, va detto, è ancora incerto: 16, infatti, saranno i pensionamenti sicuri sulla base della legge Fornero. Gli altri 40, dovuti a quota 100 (il nuovo decreto che permette di andare in pensione con almeno 62 anni di età anagrafica e 38 di anzianità contributiva), dipenderanno dai dipendenti stessi: al momento ad aver presentato domanda sono in 7/8.
L’assessore Francesco Raspini fa luce sulla situazione: “Sulla base della legge Fornero, nel Comune di Lucca sono sicure 16 uscite per pensionamento. I possibili pensionamenti, invece, sono ben 56: a questi, infatti, vanno aggiunti i 40 di quota 100. Questa però ricordo che è solamente una possibilità: i dipendenti, infatti, potranno decidere se andare in pensione o meno, rinunciando ad una parte dei contributi con un assegno più leggero. Al momento sono arrivate 7/8 domande, ma non c’è una scadenza”.
Un’ulteriore riduzione del personale che potrebbe mettere in difficoltà il Comune: “L’esodo del personale provocherebbe sicuramente un impatto nei servizi del Comune – prosegue l’assessore Raspini -. Sostituire tutti i pensionati nell’immediato, infatti, risulta un problema. Anche volendo sostituire tutte le uscite, siamo obbligati a calcolare le sostituzioni per turnover sull’anno precedente. Ci sono diverse incognite legate alla sostituzione del personale: non è chiara, infatti, la normativa per i concorsi. Devono essere fatti dall’amministrazione comunale o dalla Funzione pubblica? C’è confusione nella nuova normativa. Insomma, quota 100 ci può mettere in difficoltà: servirebbe maggior chiarezza e magari una norma transitoria per sopperire all’esodo”.