Da Manifattura a quartieri social, pioggia di fondi Ue

8 febbraio 2019 | 16:50
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Da Manifattura a quartieri social, pioggia di fondi Ue
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Da Manifattura a quartieri social, pioggia di fondi Ue
Da Manifattura a quartieri social, pioggia di fondi Ue
Da Manifattura a quartieri social, pioggia di fondi Ue

“L’Europa è a Lucca, lo si percepisce dalle opere concretamente realizzate grazie ai fondi europei”: lo dice il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, in occasione della visita in città per il tour #EuropaInToscana, affiancato dal commissario europeo per la politica regionale, Corina Cretu.
Un percorso a tappe iniziato alle 14, con la ex Manifattura tabacchi, e proseguito poi con gli appuntamenti alla ex Cavallerizza ed al teatro del Giglio, fino alla Futura spa ed all’hotel San Marco. Luoghi, questi, tutti contrassegnati da lavori di riqualificazione resi possibili grazie al Fondo sociale europeo. Al loro fianco c’è anche il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, insieme agli assessori all’urbanistica Serena Mammini e alle attività produttive Valentina Mercanti.

A Lucca ed in provincia sono stati distribuiti oltre 184 milioni di euro di contributi nel settennato 2007-2013  e quasi altri 93 sono stati elargiti per quello successivo, ancora in corso. I progetti finanziati, dal 2007 al 2013, sono stati 6049; dal 2014 ad oggi, invece, i numeri testimoniano 2625 progetti.
Tra i lavori in corso ed oggetto del tour di oggi spicca, senza dubbio, la situazione relativa alla ex Manifattura. Uno stallo che prosegue, questo, in attesa che si definisce il contenzioso delle ditte con Aspera che ha recentemente presentato anche un decreto ingiuntivo da oltre 319mila euro per le opere realizzate dopo il subentro a Unieco e Palazzo Orsetti pronto ad opporsi. La ditta genovese, nel frattempo, resta formalmente l’affidataria dei lavori, anche se l’amministrazione aveva dato mandato ai legali di proporre azione di sequestro liberatorio del cantiere in forma di autotutela dal contenzioso sorto tra le ditte subappaltatrici e la stessa Aspera, subentrata nell’Ati affidataria del cantiere dopo il fallimento di Unieco. Una matassa ad oggi ancora lontana dall’essere sbrogliata. Ma le vicende dell’appalto non sono state toccate né durante né dopo la visita del governatore.
“Con Corinne – esordisce Rossi ampliando il discorso – ci unisce l’idea di un’Europa più solidale e vicina a persone e territori. In questo tour stiamo riscoprendo cose straordinarie: sembrava che i fondi europei non potessero essere utilizzati pe ristrutturare le città, ma stiamo dimostrando che non è così”. Il riferimento va ai progetti di rigenerazione urbana, resi possibili grazie ai fondi europei e regionali. Tra i più recenti, a Lucca, rientra il Piu Quartieri social, che consentirà di riqualificare sant’Anna e san Vito attingendo al Fesr 2014-2020: in programma c’è un investimento da 8,7 milioni di euro, di cui 6,4 giunti appunto dall’Europa.
“L’Europa è a Lucca – prosegue il governatore – perché si fanno cose grazie alle risorse che sono arrivate. Sappiamo che questo è il più grande distretto europeo per la produzione dei macchinari della carta e della carta. Stare vicino all’impresa che innova è una scelta lungimirante. Abbiamo inoltre investito nel turismo: a Lucca sono 35 le imprese che hanno scelto di effettuare investimenti mirati al risparmio energetico”. L’Europa presente sui territori, dunque, deve essere “un progetto da incrementare e da tutelare”.
L’Europa che richiama Rossi è, anche e soprattutto, quella che investe nelle imprese. Un esempio arriva dalla Silma di Porcari: quasi 70 mila di contributi pubblici ricevuti (la metà fondi Fesr europei) per un progetto da 130 mila euro per la post lavorazione della stampa 3D. C’è poi l’Europa che sostiene gli investimenti privati per le fabbriche ‘intelligenti’: come la Futura a Guamo, alle porte di Lucca ma già nel comune di Capannori ( oltre 4,5 milioni investiti in due progetti, 634 mila le risorse europee, un altro milione e 270 mila euro di contributi pubblici). C’è anche l’Europa che sostiene i progetti per la riduzione dei consumi di energia (come nel caso dell’Hotel San Marco (143 mila euro spesi e 57.200 di contributi pubblici, la metà fondi Fesr) e c’è l’Europa che riguarda i giovani e la formazione, che aiuta scuola e imprese ad avvicinarsi con progetti di alternanza scuola lavoro o portando le nuove tecnologie nei laboratori e sui banchi di scuola. C’è l’Europa che a volte finanzia opere per rendere più sicuri fiumi e torrenti (e chi vive vicino). C’è anche l’Europa che fa bene all’ambiente: alla Lucart di Porcari hanno speso 1 milione e 688 mila euro per mettere a punto un processo che intende trasformare i fanghi di cartiera, oggi solo una scarto, in nuovi prodotti per l’industria. Per il progetto hanno ricevuto 422 mila euro di contributi pubblici e 211 di contributi europei.
Per il commissario Cretu “i progetti realizzati in Toscana dimostrano come la politica europea può migliorare concretamente la vita dei cittadini. Spesso l’Ue è percepita come distante dalla gente, quasi un peso per gli Stati membri, ma è esattamente il contrario. La Commissione europea, peraltro, propone un aumento dei finanziamenti per l’Italia: fondi che continueranno a sostenere l’occupazione e la crescita nel paese. Insieme siamo più forti”. Cretu si congratula poi con la Regione “per aver saputo sfruttare al meglio i fondi ottenuti, come dimostrano le opere compiute, non ultima la tramvia (che il commissario europeo inaugurerà a Firenze lunedì prossimo, ndr).
Il sindaco Tambellini ricorda che “i grandi risultati si ottengono mediante un ampio grado di collaborazione. La rigenerazione urbana è possibile soltanto con fondi di notevole portata, che non sarebbero nella disponibilità dei Comuni”. Il sindaco precisa anche che “il nostro è un comprensorio importante per la meccanica, oggi innervata di informatica. Abbiamo aziende locali che lavorano su molti ambiti europei, il processo di internazionalizzazione della produzione appartiene al nostro presente ed al futuro”. Poi il monito: “Non è pensabile affrontare il mondo globalizzato da soli. Ritornare alle piccole patrie porterebbe ad un’involuzione che creerebbe danni. Le nuove generazioni si sono formate sulla base di progetti europei. Parlo di giovani che si sono mossi per l’Europa studiando e che oggi sono culturalmente e civilmente avanzati. Grazie al sostegno dell’Europa cambiamo in meglio le nostre città, la nostra economia e la nostra cultura”.
Da Rossi giunge anche un invito alla prudenza sul raddoppio ferroviario Lucca- Aulla: “Noi siamo partiti ed adesso aspettiamo Ferrovie, che mi aveva promesso di cominciare i lavori nel 2019. Secondo gli accordi l’opera dovrebbe concludersi nel 2020, ma non so se riusciremo a tagliare il nastro rimanendo nei tempi”.
Senza fondi europei, precisa il governatore, “non avremmo realizzato il tratto di ferrovia funzionale alle industrie, come quello realizzato per Borgo a Mozzano, e non avremmo potuto aiutare le imprese con l’accesso al credito: grazie ai 25 milioni di euro investiti sono nate 1114 nuove aziende ed abbiamo la medesima capacità d’investimento di qui al 2020”.

Fondi europei a Lucca
Nel dettaglio per il periodo dal 2007 al 2013 la Regione ha distribuito contributi dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale in tutta la provincia per oltre 119 milioni. Queste risorse hanno permesso investimenti per più di 210 milioni distribuiti su 720 progetti. In tutta la Toscana i contributi del Fesr, nello stesso periodo, sono stati pari a 1 miliardo e 298 milioni di euro, per 2 miliardi e 309 milioni di investimenti. Sempre dal 2007 al 2013 il Fondo sociale europeo, che non finanzia infrastrutture ma politiche per le persone, ha portato nel lucchese  contributi per 37 milioni e mezzo in 4.648 diversi interventi: ad oltre 659 milioni ammontano invece i finanziamenti in tutta la regione. Con il Feasr, fondo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, se ne aggiungono altri 870 (che in provincia di Lucca diventano più di 28, pari a 681 progetti e 59 milioni di investimenti finanziati).
La programmazione 2014-2020 è ancora in corso: rimangono due anni per concludere il settennato e cinque per spendere le risorse. Grazie al Fondo di sviluppo regionale, a Lucca e provincia sono stati finora sostenuti 284 progetti per  36 milioni e 478 mila euro di contributi. Con quelle risorse (792 milioni la dotazione per tutta la Toscana, 445 milioni le risorse finora impegnate e 962 milioni gli investimenti innescati)  nel lucchese sono stati resi possibili investimenti per 84 milioni e 691 mila euro.  Con il fondo sociale europeo, sempre nel periodo 2014-2020, sono stati finanziati 1.996 interventi per 26 milioni e 286 mila euro. I contributi finora concessi in tutta la Regione sono pari a 321 milioni, su una dotazione complessiva di 732 milioni. Grazie al Feasr, infine, a Lucca sono stati concessi per il 2014-2020 contributi per 30 milioni di euro. Hanno interessato 345 progetti, permettendo alla fine 75 milioni di investimento. Per tutta la Toscana la dotazione complessiva Feasr è di 949 milioni (601 i contributi già concessi).

Paolo Lazzari