Buone pratiche sui bus, spot con i ragazzi del Giorgi

22 marzo 2019 | 11:54
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Buone pratiche sui bus, spot con i ragazzi del Giorgi
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Buone pratiche sui bus, spot con i ragazzi del Giorgi
Buone pratiche sui bus, spot con i ragazzi del Giorgi
Buone pratiche sui bus, spot con i ragazzi del Giorgi
Buone pratiche sui bus, spot con i ragazzi del Giorgi

I grandi cambiamenti partono da piccoli gesti individuali e i ragazzi sono i maestri ideali per trasmettere le buone pratiche ai loro coetanei. In questa linea si colloca Fermata d’autobus un progetto didattico rivolto alle scuole superiori a cura di Ctt nord in collaborazione con la cooperativa Itinera. Questa mattina (22 marzo) gli alunni della classe 5D dell’istituto Giorgi si sono ritrovati su un bus parcheggiato fuori porta Elisa per girare uno spot di promozione al trasporto pubblico. Alle riprese hanno partecipato anche Massimo Diodati presidente dell’Unione ciechi di Lucca e Max Mallegni, vice presidente nazionale di Anmil sport.

“Un’occasione importante non solo per i ragazzi ma per le sinergie che si sono create tra diverse realtà lucchesi – ha detto sul set l’assessore Gabriele Bove -. Sensibilizzare gli studenti al rispetto delle regole è un valore aggiunto alla nostra quotidianità e lo spot è un momento di educazione creativo che permette ai giovani di imparare tra pari e non solo. Grazie alla collaborazione con l’Unione ciechi ci stiamo muovendo per abbattere le barriere architettoniche. L’accessibilità rappresenta un tema importante sul quale anche l’amministrazione comunale si impegna, per rendere accessibili percorsi urbani, pensiline, marciapiedi – conunia Bove -. Questo non è solo un atto dovuto di civiltà verso chi ha seri problemi di mobilità ma facilita la vita quotidiana a tutte le categorie più deboli penso agli anziani ma anche alle mamme con bambini e passeggini. La città del futuro dovrà essere completamente accessibile”. Un biglietto timbrato, il rispetto per l’ambiente e le persone che si trovano a condividere uno spazio comune sono le regole di convivenza civile che vengono messe in scena dai giovani attori. Massimo entra sull’autobus e non trova posto a sedere, urta involontariamente un ragazzo che gli risponde male. Una finzione questa, che spesso però vediamo nella vita di tutti i giorni. “Vogliamo far capire che esistiamo e abbiamo bisogno di sicurezza – interviene Massimo Diodati -. Uno spot che possa mostrare i comportamenti corretti da tenere su un mezzo di trasporto pubblico è uno strumento aggiuntivo per farci vedere, in una città che si dimostra sempre più accessibile”. I giovani possono essere l’esempio migliore per sviluppare il senso civico di una comunità e favorire l’immagine del bus non solo come mezzo di trasporto ma come momento di incontro e socializzazione. “Un’esperienza che si consolida ogni anno e che adesso si avvalora della partecipazione di Uici e Anmil – ha ribadito questa mattina Simona Deghelli di Ctt nord -. Il rispetto è un veicolo di civiltà, e questi ragazzi stanno dando un messaggio importante”. Il progetto Fermata d’autobus si articola in tre momenti. Un primo incontro didattico informativo coi ragazzi delle scuole, un secondo che prevede un’uscita di gruppo su un mezzo di linea e un terzo, quello di questa mattina, che si conclude con la realizzazione di uno spot. Questa iniziativa va avanti da tre anni e viene presentata alle scuole superiori di Pisa, Livorno, Massa e Lucca, dove hanno aderito, oltre alla 5D, altre classi dell’istituto. Gli spot saranno presentati e resi disponibili su diversi canali web, oltre che sul sito della Ctt a fine anno scolastico e parteciperanno a un concorso sul bullismo. Gli operatori della cooperativa Itinera hanno seguito i ragazzi durante l’intero percorso e hanno coordinato le riprese di questa mattina. “Il progetto Fermata d’autobus è partito qualche anno fa, dopo un tragico episodio avvenuto a Pontedera – ricorda Valeria Morgantini, che insieme a Carlo Neri ha accompagnato gli studenti in questo percorso -. Un ragazzo rimase gravemente ferito, schiacciato dalle ruote di un bus sotto il quale era caduto spinto dai suoi coetanei mentre cercavano di accaparrarsi un posto sul mezzo. Itinera ha deciso quindi di intraprendere questo percorso educativo con i ragazzi per sensibilizzarli a una realtà che li coinvolge da vicino, affinché possano trasmetterlo agli altri”.

Jessica Quilici