Urbanistica, piano strutturale al centro di rassegna nazionale

3 aprile 2019 | 08:57
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Urbanistica, piano strutturale al centro di rassegna nazionale

Piano strutturale di Lucca al centro di un convegno a Riva del Garda. Lo strumento di governo del territorio approvato dal consiglio comunale il 24 aprile 2017 sarà uno dei protagonisti di Mosaico Italia: raccontare il futuro. Questo il titolo della settima Run-Rassegna urbanistica nazionale, in programma da stamani (3 aprile) a sabato.

L’appuntamento coinciderà con il trentesimo congresso nazionale dell’Inu, l’istituto nazionale di urbanistica fondato nel 1930 che, tra i suoi presidenti storici, annovera personalità come Adriano Olivetti, Edoardo Detti, Edoardo Salzano e Giuseppe Campos Venuti. E per l’occasione l’Inu – oggi presieduta da Silvia Viviani – ha invitato a partecipare il Comune di Lucca, capoluogo toscano che per primo ha iniziato a rinnovare i propri strumenti di pianificazione in un contesto normativo regionale declinato su princìpi di sostenibilità ambientale, tutela del patrimonio rurale, recupero e ricucitura del disegno urbano.
Il percorso partecipativo al piano strutturale, la carta del patrimonio territoriale, quella delle invarianti strutturali e il quadro propositivo con la strategia dello sviluppo saranno esposti per tutta la durata della Run al centro congressi della città trentina. Nella giornata di domani, inoltre, saranno chiamati a raccontare il lavoro svolto a Lucca l’assessore all’urbanistica Serena Mammini e la dirigente del settore, Antonella Giannini. La presentazione dell’esperienza lucchese ha come titolo Lucca cambia Lucca: il nuovo piano strutturale.
“La Run – commenta l’assessore all’urbanistica Serena Mammini – costituisce un appuntamento nazionale di dibattito, riflessione e scambio di esperienze per studiosi, amministratori, tecnici, progettisti e operatori delle politiche urbane e dei processi di pianificazione. Quando l’Inu ci ha chiesto di partecipare con il nostro Piano Strutturale abbiamo avvertito la responsabilità di esserci. Un lavoro che in un certo senso ci ha visti pionieri. Il nostro piano strutturale, applicando la legge 65/2014 sul governo del territorio, è uno strumento che traccia un confine tra territorio urbanizzato e territorio rurale e che ne disciplina le trasformazioni perché Lucca diventi una città più accessibile, più attrattiva, più verde. Insomma, più bella e più giusta. Una città consapevole di se stessa: il grande patrimonio di conoscenze sul territorio ha avuto, tra gli altri, il merito di fare ordine per ripartire con regole chiare. Il piano operativo segnerà con ancor più concretezza la linea di demarcazione tra l’urbanistica di numeri e volumi senza disegno e un’urbanistica capace di mettere al centro la persona”.