
L’immediata periferia di Lucca sarà caratterizzata sempre di più dall’introduzione delle cosiddette “Zone 30”, ovvero le aree interne ai quartieri residenziali dove vige il limite di velocità a 30 chilometri orari. Una misura molto diffusa all’estero, un po’ meno in Italia, che l’amministrazione comunale sta cercando di utilizzare con sempre più frequenza anche a Lucca. Una misura particolarmente importante per quanto riguarda i quartieri più popolosi dell’immediata periferia cittadina, dove il rischio di incidenti, anche gravi, che possano coinvolgere pedoni o ciclisti è sempre dietro l’angolo. È questo il progetto che ha in testa l’assessore ai lavori pubblici e alle strade del Comune di Lucca Celestino Marchini che, proprio ieri sera (18 aprile) nel corso di un’assemblea pubblica ad Antraccoli, ha annunciato l’istituzione del limite a 30 chilometri orari nella zona nord del quartiere, tra via Fonda e via del Cantone. L’assessore ha anche spiegato che il suo progetto è quello di utilizzare sempre di più questo strumento: a maggio sono previste infatti altre due assemblee pubbliche che precederanno l’istituzione di altre zone 30. Anche se l’assessore non ha voluto sbilanciarsi sui quartieri che saranno interessati dalla misura, è facile ipotizzare che uno possa essere San Filippo. Nell’arco di qualche mese poi, altre zone 30 potrebbero sorgere anche in altre zone particolarmente popolose come San Vito, Sant’Anna e San Concordio.
“È difficile far capire alle persone l’importanza di questo strumento – afferma l’assessore – ma io ci credo molto. Per questo facciamo queste assemblee pubbliche durante le quali spiego, tra le altre cose, la differenza di danni che un pedone può subire se viene investito da una macchina che viaggia a 30 chilometri orari rispetto ad una che viaggia a 70”.
Per l’assessore la linea è tracciata e non si torna indietro: “Il mio progetto è quello di realizzare 2/3 nuove zone 30 all’anno (attualmente ce ne sono solo 4: centro storico, Arancio, San Marco e appunto Antraccoli, ndr). A maggio organizzeremo altre due assemblee pubbliche, so che i residenti si stanno già organizzando. Dobbiamo capire tutti che esistono due tipi di strade: quelle di attraversamento in cui vige il limite a 50 chilometri orari e quelle di quartiere che portano alle abitazioni: qui il limite deve essere portato a 30 perché i benefici in termini di sicurezza sono enormi. La volontà è quella di estendere questo dispositivo a tutte le aree dove questo è tecnicamente possibile”.
Anche su progetti futuri per quanto riguarda interventi pubblici, l’assessore Marchini non si sbilancia: “A breve non è previsto nessun cantiere. Abbiamo in ballo il sottopasso di piazzale Boccherini che sarà realizzato nei tempi prestabiliti (entro l’edizione 2019 dei Comcis, ndr), altre grosse cose per il momento non ci sono. Anche perché dobbiamo prima capire se riusciremo ad ottenere dei finanziamenti: in questo senso stiamo facendo dei progetti preliminari da presentare agli enti preposti. Di questi tempi però purtroppo siamo costretti a vivere un po’ alla giornata per cui di annunci non ne faccio. Basta vedere cos’è successo con i progetti dei quartieri social, con il Governo che un giorno metteva e un giorno toglieva i soldi. Andiamo quindi avanti con cautela anche se di idee ne abbiamo molte, vedremo cosa riusciremo a fare”.