In tanti per il saluto al prefetto Simonetti – Foto

30 aprile 2019 | 18:41
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In tanti per il saluto al prefetto Simonetti – Foto
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Non è voluto mancare nessuno a Palazzo Ducale al saluto ufficiale del prefetto Maria Laura Simonetti, da domani (1 maggio) in pensione. C’erano le autorità militari, il questore e il procuratore della Repubblica, i vertici le forze dell’ordine locali, i parlamentari eletti sul territorio, i consiglieri regionali, il sottosegretario Guglielmo Picchi, i rappresentanti della Provincia e dei Comuni del territorio, quelli delle associazioni di categoria ed anche i prefetti delle altre province toscane. Hanno risposto tutti presente all’invito per un saluto cordiale e a tratti commosso a chi, negli ultimi anni, ha rappresentato il governo sul territorio.

Prima del discorso di commiato il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, le ha consegnato la medaglia della città, il presidente della Provincia, Luca Menesini, la medaglia che Palazzo Ducale fece coniare per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Dalle forze dell’ordine mazzi e composizioni di fiori e un quadro raffigurante la città di Lucca.
“Mi sono sempre sentita bene ed accolta a Lucca – ha detto il prefetto Simonetti – e anche se ci sono state delle discussioni ho lavorato sempre bene con tutti perché l’importante è il dialogo con tutte le istituzioni”. “L’Italia – ha proseguito – non è come qualcuno vuol far credere una Cinquecento scassata, ma una Ferrari che deve essere solo oliata un po’. In conclusione il prefetto ha ringraziato ututti, in particolare i sindaci e la famiglia per nnon averle mai fatto pesare la distanza.
Nei saluti finali il prefetto di Firenze, Laura Lega, si è complimentata per il lavoro svolto. Il procuratore capo, Pietro Suchan, a nome di tutte le forze dell’ordine la ha definita “una grande donna che lascia un vuoto difficile da riempire”. L’ha poi lodata per il garbo e per essere sempre stata adeguata al contesto, senza mai essere sopra le righe. Per il sindaco Alessandro Tambellini Simonetti ha avuto “la capacità di saper interpretare il territorio in cui ha operato”. Il presidente Menesini ha sottolineato “la capacità di gestire le emergenze e i grandi eventi (G7 dei ministri degli esteri, concerto dei Rolling Stones, visita del presidente Mattarella) e la capacità di ascoltare tutti ma anche la grande fermezza nell’adottare delle soluzioni che fossero giuste per tutti”.
Saluti con l’esecuzione dell’inno di Mameli e un brindisi collettivo.

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