
Lo chiamano ironicamente il “padellone” e da tempo si battono perché non venga realizzato. La tensione a San Concordio ora però è alle stelle, dopo che ieri (2 maggio) i membri dell’associazione culturale quartiere di San Concordio e del Comitato Per San Concordio hanno visionato il progetto per la sistemazione delle aree verdi del quartiere e in particolare del Parco della Montagnola, progetto inserito in quelli dei quartieri social che secondo i comitati distruggerà l’ambiente.
“Vicesindaco, consiglieri e vari tecnici quando, finalmente dopo 9 mesi e innumerevoli richieste mai soddisfatte, hanno consentito all’associazione e al Comitato Per San Concordio di avere i progetti per la sistemazione delle aree verdi del quartiere a cinque giorni dalla apertura delle gare d’appalto. E hanno raccontato che in un anno non è stato possibile modificare alcunché e che comunque era colpa nostra se non avevamo saputo esprimere il dissenso. Chissà cosa devono fare i vassalli per far capire a chi li comanda che quando dicono no, significa no: noi di San Concordio da quasi un anno lo stiamo dicendo e stiamo chiedendo un tavolo di confronto per cercare soluzioni alternative, mentre il Comune ci ha fatto aspettare due mesi prima di convocarci e poi ci ha detto che ormai era troppo tardi”.
“Da bravi esponenti dell’impero – recita una nota di associazione e comitato -, gli amministratori su i media si presentano come amici della natura e dell’ambiente, salvo poi snaturare un parco e sostituire il manto erboso con coperture artificiali, si gloriano di rappresentare una città in cui si sperimenta la didattica all’aperto e poi distruggono un parco didattico. Così sarà più fruibile, hanno detto, cercando di convincere i sudditi che non sapevano cosa fosse meglio per loro. Perciò, cari lucchesi, quando il Comune parla di trasparenza e democrazia, quando un notabile si fa riprendere mentre pianta alberelli in aiuole spartitraffico, guardate questa immagine in cui centinaia di metri quadrati di erba spariscono o sono sostituiti da coperture artificiali e ricordatevi che in dieci anni gli spazi verdi a San Concordio sono diminuiti e continuano a diminuire”.