Verso gestore unico per orto botanico e torri

3 maggio 2019 | 15:06
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Verso gestore unico per orto botanico e torri

Tra meno di trenta giorni l’Opera delle Mura non esisterà più. Il 30 maggio infatti scade la proroga dello scioglimento dell’istituzione, che sarebbe dovuto essere esecutivo dalla fine del febbraio scorso. Chiuse le ultime partite, ora il Comune deve necessariamente ripensare il futuro della gestione delle strutture su cui aveva competenza l’Opera e non solo – e non tanto – il verde pubblico, che già è tornato competenza degli uffici comunali, ma anche l’Orto botanico. Il giardino potrebbe essere affidato ad un soggetto privato, che si occuperà del servizio di apertura, accoglienza e informazioni turistiche.

L’amministrazione comunale tenta, infatti, di sondare il mercato per arrivare ad un gestore unico non soltanto dell’Orto botanico e dei suoi tesori ma anche della casermetta San Martino e delle Torri civiche cittadine, Guinigi e delle Ore.
Lo fa, al momento, pubblicando un avviso per raccogliere eventuali manifestazioni di interesse per arrivare ad un gestore unitario per un patrimonio che a livello turistico è fiore all’occhiello della città. L’avviso, dopo una prima pubblicazione del 30 aprile scorso, è stato corretto e ripubblicato oggi (3 maggio).
Secondo la determina dirigenziale, il valore dell’appalto, comprensivo di una proroga tecnica pari a 6 mesi è di 390.904,75 euro (al netto di Iva 22% pari a 85.999,04 euro) e l’importo netto a base di gara
soggetto a ribasso, per la durata di 18 mesi è di 248.298,54. Per ora comunque nessuna gara, anche se l’avviso ha l’obiettivo di arrivare, se ci saranno risposte positive, ad un affidamento effettivo.
Non ci sarà nessuna ripercussione sul personale, assicura l’assessore alla cultura Stefano Ragghianti: “I dipendenti in servizio all’Orto Botanico resteranno gli stessi e il giardino conserverà il suo curatore. L’eventuale gestore unico che ci auguriamo di trovare si occuperà del servizio di apertura e di accoglienza. L’idea è quella di gettare le basi, con l’affidamento ad un solo soggetto di torri e giardino botanico, perché vengano sviluppate politiche di incentivazione e promozione degli ingressi”.