Mostre permanenti, presentato il libro su Ragghianti

Cosa significava ‘curare una mostra’ in Italia nei decenni compresi tra il secondo dopoguerra e i primi anni Ottanta? Quali temi venivano proposti e quali strategie organizzative si perseguivano? Per rispondere a queste e ad altre domande il libro Mostre permanenti Carlo Ludovico Ragghianti in un secolo di esposizioni propone un’analisi della vasta attività espositiva promossa in Toscana tra il 1947 e il 1987 da Carlo Ludovico Ragghianti, storico dell’arte lucchese e padre della Fondazione intitolata a lui e alla moglie Licia.
Il libro, che si compone di 9 saggi e di 164 schede che presentano altrettante mostre, è il frutto di una ricerca documentaria avente come cardine la recente risistemazione di materiali d’archivio, in gran parte prima inediti, conservati presso la Fondazione Ragghianti di Lucca. È il risultato di uno studio a cui hanno partecipato 31 autori afferenti a varie università e istituzioni italiane coordinati dalle curatrici del volume Silvia Massa e Elena Pontelli, allieve del corso di dottorato di ricerca in analysis and management of cultural heritage alla scuola Imt. Tra gli studiosi che hanno contribuito alla ricerca sono presenti professori e ricercatori (Emanuele Pellegrini, Linda Bertelli), dottorandi (Elisa Bernard, Agnese Ghezzi, Carla Ardis, Valeria Volpe) e alumni (Daria Brasca, Stefania Aimar) della Scuola Imt. Il volume, nato da un’idea delle curatrici e di Emanuele Pellegrini, professore associato di storia dell’arte alla Scuola Imt, è stato presentato venerdì scorso (24 maggio) nella sala conferenze Vincenzo da Massa Carrara della Fondazione Ragghianti. Alla presentazione è intervenuta, con le curatrici, Franca Varallo, professore associato di Museologia e critica artistica e del restauro all’Università degli Studi di Torino. Dopo il saluto iniziale di Alberto Fontana, presidente della Fondazione Ragghianti, la presentazione è stata introdotta e coordinata da Paolo Bolpagni, direttore della Fondazione. A Emanuele Pellegrini il compito di chiudere i lavori. Altre due presentazioni del volume sono in programma il 4 giugno, alle 17, al dipartimento di storia dell’arte dell’Università di Firenze e il 12 giugno, alle 18, al Museo del Novecento di Milano.