
Cambia il progetto per l’Expo del Fumetto. Non avrà più sede al Museo del Fumetto, con accesso da piazza San Romano ma all’ex Manifattura tabacchi, al piano terra del cortile di San Domenico (fatta eccezione per il lato prospiciente di piazza della Magione che resta alla Soprintendenza) e nel capannone centrale, collocato nel primo cortile dell’immobile, che non era ricompreso nel Piuss. I piani superiori del chiostro ospiteranno, come noto, l’università privata Campus, mentre l’ala ovest, che affaccia su via Vittorio Emanuele e piazzale Verdi, vedrà realizzati i front office degli uffici comunali a servizio dei cittadini e delle imprese.
Una scelta che punta a completare con armonia di spazi e funzioni la riqualificazione complessiva dell’area dell’ex opificio. L’idea progettuale originaria, che vedeva l’Expo del fumetto nella sede del Muf in una parte dell’ex caserma Lorenzini, viene quindi messa da parte: una soluzione che scongiura una possibile dispersione di energie e risorse a vantaggio di un disegno di città più leggibile, attrattivo e sostenibile. Per quest’area l’amministrazione sta elaborando un progetto alternativo che si integri con l’intero complesso della ex caserma.
“La realizzazione dell’Expo del fumetto in questa area – spiega l’assessora all’urbanistica Serena Mammini – insieme all’attività universitaria di Campus e gli altri servizi annessi, vedrà la presenza in questa parte di città di tante persone, di tanti ragazzi: abbiamo l’ambizione di creare qui un luogo nuovo per la città, luogo di visione, creazione e scambio culturale, che si apra all’Europa, al mondo, recuperando l’antica vocazione della città. Realizzeremo il progetto di polo della cultura che questa amministrazione ha perseguito fin dall’inizio: dal chiostro centrale, restituito a piazza pubblica coperta, la Manifattura si aprirà alla città su tutti i lati – aggiunge Mammini – rendendo l’isolato completamente permeabile, superando quella frattura urbanistica che per secoli ha identificato questa zona. In questo modo anche gli edifici che per il momento restano fuori dal restauro, la parte sud della Manifattura, avranno una maggiore attrattiva per gli investitori privati. Con l’Expo del fumetto si dà linfa al progetto della Manifattura della cultura puntando sull’esperienza e la capacità di stabilire relazioni di Lucca Crea. L’amministrazione comunale utilizzerà il finanziamento di 2 milioni attribuito dal Mibact all’interno del piano strategico Beni culturali 2019 per restaurare l’edificio a shed, mantenendone i caratteri strutturali, architettonici e decorativi e adeguando la distribuzione e gli spazi interni alla nuova funzione di Expo del fumetto. Inoltre l’amministrazione sta lavorando al miglioramento del sistema degli spazi per spettacoli e congressi attraverso lavori di ammodernamento al San Girolamo, al San Romano, al teatro del Giglio e al teatro Nieri di Ponte a Moriano al fine di potenziarne e rendere più sostenibile il sistema teatrale lucchese”.
“Accogliamo con entusiasmo l’iniziativa – dichiara Emanuele Vietina, direttore di Lucca Crea srl – di questo nuovo sito che proietta il progetto delll’Expo del fumetto al centro della Ex Manifattura. Il museo targato Lucca Comics & Games prenderà le mosse da questo elemento caratterizzante, innestandosi al centro del nuovo polo culturale della Città che dovrà essere quel crocevia tra arte, studio e professioni. La nuova progettazione potrà portare valore grazie alla centralità della localizzazione e alle naturali caratteristiche del sito, che sarà capace di mettere in contatto il pubblico di appassionati e professionisti del settore, assieme ai visitatori richiamati ogni anno dalla nostra città d’arte”.
In questi mesi Lucca Crea ha operato un’attenta analisi del materiale in possesso dell’ex Museo del fumetto, provvedendo alla sua catalogazione, non solo a fini conservativi, definito il sito potrà iniziare i lavori di progettazione economica e funzionale. Ora alla delibera di giunta che approva il progetto di fattibilità tecnico-economica seguirà l’accordo fra il Mibact e il segretariato dei beni culturali di Firenze e, a seguire, il Comune avvierà la progettazione per la ristrutturazione dell’edificio e Lucca Crea curerà quella degli allestimenti interni del nuovo Expo.