
Un percorso politico e amministrativo per ridurre a zero le emissioni di gas serra entro il 2030. L’amministrazione comunale risponde all’appello lanciato da Earth Strike e Fridays for future e dichiara la crisi climatica. La delibera di giunta approvata questa mattina (4 giugno) stabilisce un percorso politico e amministrativo per rendere pienamente operativo l’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale il 15 marzo, in occasione del Global Strike for future e in linea con gli obiettivi individuati dall’assemblea generale delle Nazioni unite con l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Dopo l’approvazione di quel documento in consiglio comunale, l’amministrazione ha incontrato i rappresentanti del movimento Earth Strike Lucca che hanno avanzato le loro proposte. In primo luogo è stato richiesto al comune di approvare una delibera che, in modo analogo a quanto fatto da altre amministrazioni comunali italiane ed europee riconoscesse lo stato di emergenza climatica. Una presa di posizione simbolica, ma dall’alto valore politico, che vuol rappresentare il primo passo di un rinnovato impegno su temi del clima, sulla scorta dei movimenti giovanili che anche a Lucca hanno portato in piazza migliaia di giovani. In secondo luogo, il movimento ha proposto di commissionare uno studio per quantificare l’attuale livello delle emissioni di gas serra nel territorio comunale che costituisse una base per le le future pianificazioni. Questo costituirà il punto zero da cui partire per impostare un lavoro trasversale che sarà fatto di azioni puntuali e riscontrabili, con l’obiettivo di ridurre potenzialmente a zero le emissioni nette di gas serra entro il 2030. La baseline sarà realizzata dal Comune in collaborazione con uno o più istituti universitari in modo da dare un’impostazione rigorosa all’analisi che costituirà l’avvio di un percorso di medio-lungo periodo che sarà poi portato avanti da un gruppo intersettoriale di cui faranno parte molti settori del comune, in particolare quelli che si occupano di ambiente, traffico, mobilità, lavori pubblici, verde, urbanistica, edilizia. L’obiettivo è quello di varare un vera e propria agenda climatica 2030 che consenta all’amministrazione, pur consapevole della ristretta capacità di azione dei comuni rispetto ad un tema che tocca da vicino la responsabilità degli stati e delle organizzazioni sovranazionali, di mettere il tema della crisi climatica e delle azioni per scongiurarla al centro della agenda politico-amministrativa dei prossimi anni. “Si tratta di un obiettivo estremamente ambizioso – spiega l’assessore all’ambiente Francesco Raspini – poiché il comune ha a disposizione strumenti irrisori rispetto ai governi nazionali e sovranazionali per incidere su un problema di dimensioni globali. Siamo però convinti che la crescente importanza di queste tematiche a livello planetario ci imponga una riflessione molto seria che prima di tutto ha un grande significato politico. Il tema della crisi climatica sarà sempre più centrale nel dibattito pubblico. Affrontarlo in modo strutturato è un dovere verso le future generazioni”.
L’approfondimento delle tematiche legate ai cambiamenti climatici e all’agenda ambientale 2030 sarà oggetto di un incontro pubblico, in programma per venerdì (7 giugno) alle 17 all’auditorium della Fondazione Banca del monte di Lucca, che dopo i saluti istituzionali del sindaco Alessandro Tambellini e del consigliere regionale Stefano Baccelli, vedrà gli interventi degli assessori all’ambiente Francesco Raspini e, per la Regione, di Federica Fratoni, di Marco Filippeschi e dei rappresentanti di Earth strike Lucca. Le conclusioni saranno affidate al segretario nazionale Asvis-Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, Giovanni Bottalico. “Le città possono fare molto per affrontare l’emergenza climatica – dichiarano i portavoce di Earth strike Lucca –. Dopo un lungo dialogo con il comune, Lucca finalmente si sta mettendo nella posizione di farlo. Vogliamo essere fiduciosi che lo spirito, molto ambizioso, della delibera non andrà perduto nei prossimi mesi. Seguiremo attentamente i prossimi passi di questo lungo percorso di transizione.”