Progetto Acquedotte: nuova vita cercasi per il tempietto

Progetto Acquedotte, ecco l’ultimo articolo del progetto realizzato al liceo Vallisneri tutto incentrato sull’acquedotto del Nottolini, la sua storia e le sue ipotesi di riqualificione. A scriverlo è Maria Franchi della classe 4C.
Il tempietto di San Concordio al termine dell’acquedotto del Nottolini, monumento che lega Lucca e Capannori, già negli anni Ottanta versava nell’abbandono e nel degrado e proprio per questo è stato chiuso. Invece l’acquedotto del Nottolini e i suoi tempietti sono un gioiello nascosto di Lucca che, se valorizzato, potrebbe favorire il turismo lucchese.
Nonostante sia avvolto da impalcature di un cantiere vecchio di non si sa di quanti anni, con erbacce che crescono nelle crepe, la struttura neoclassica è di una bellezza unica. Già nel 2016 il Comune di Lucca aveva proposto il tempietto per la campagna, finanziata dal governo Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati che stanziava 150 milioni di euro, ma il tempietto fu escluso perché superato da altri luoghi di interesse.
Nel 2018, mediante il progetto Art Bonus, sono stati erogati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca 190mila euro suddivisi in tre anni. I lavori sono stati inaugurati nell’autunno scorso e gli operai incaricati oltre ad aver eliminato la vegetazione infestante hanno rimosso la vecchia recinzione che sarà sostituita da una nuova. Purtroppo il finanziamento ricevuto non sarà sufficiente per dare nuova vita al tempietto che, se restaurato, oltre a valorizzare il monumento dell’acquedotto, riqualificherebbe il quartiere di San Concordio.
La soluzione potrebbe essere creare un parco verde attrezzato che segue le arcate dell’ acquedotto dal tempietto di San Concordio fino a quello di Guamo, idea che nasce anche grazie agli studenti del Liceo Vallisneri di Lucca, che hanno partecipato al progetto AcqueDotte finalizzato alla sensibilizzazione dei cittadini, con l’obiettivo di rivitalizzare e valorizzare l’acquedotto del Nottolini.
Maria Franchi