D’Alessandro: Nessuno viene per ammirare un prato

12 giugno 2019 | 11:28
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D’Alessandro: Nessuno viene per ammirare un prato

“Il problema dell’Italia è la burocrazia, se la politica non ci mette mano questo Paese rischia la paralisi. Questo non è un problema solo di Lucca ma nazionale”. Così il patron del Summer Festival, Mimmo D’Alessandro è ritornato sulle polemiche degli scorsi giorni che hanno visto protagonisti, loro malgrado, la Soprintendenza ai beni culturali e gli uffici tecnici dell’amministrazione comunale. A causa di un ritardo da parte di questi ultimi nell’invio della documentazione necessaria per i concerti da tenere sugli spalti delle mura, le esibizioni di Elton John e di Ennio Morricone all’ex campo Balilla sarebbero state a rischio. Un problema fortunatamente rientrato grazie allo spirito collaborativo delle parti coinvolte ma, nonostante questo, D’Alessandro ha comunque voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

“Devo fare un grosso ringraziamento al sindaco – ha detto il patron del Summer durante la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2019 – che mai come quest’anno è stato presente e il suo appoggio è stato decisivo. In un momento in cui molte istituzioni hanno cambiato i vertici, dalla Prefettura alla Soprintendenza, il fatto che lui si sia speso in prima persona per la manifestazione è stato fondamentale. Quando ci sono dei cambiamenti inevitabilmente ci sono dei problemi da risolvere e chi può affrontarli se non il primo cittadino?”.
Quindi da D’Alessandro la stoccata verso chi, a suo dire, spinge per affossare le manifestazioni di successo: “Quando ci sono i controlli io sono felice. Se viene la finanza a fare un controllo io sono tranquillo e se trovano qualcosa che non va io sono felice di pagare e di mettermi in regola. Quello che non accetto sono le contestazioni futili, totalmente inventate. In Italia ci sono determinati uffici che fanno di tutto per affossare chi ha successo, questa è la verità ed è un grosso problema. Io ho un’azienda di 28 dipendenti e ne potrei assumere molti di più ma non posso permettermelo perché dopo diventeremmo troppo grandi, daremmo fastidio a qualcuno e rischio di andarmi ad ammazzare”.
Sulla situazione che si è creata intorno agli spalti delle Mura, D’Alessandro chiude la questione con una battuta: “Non hai mai visto nessuno venire a Lucca da ogni parte del mondo per ammirare un prato, per vedere un concerto sì. È chiaro che qualche piccolo disagio c’è ma ogni anno cerchiamo di migliorare per ridurre il più possibile l’impatto ma se non si facessero questi concerti il danno più grande in termini di immagine lo subirebbe la città”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco Alessandro Tambellini: “Al campo Balilla non c’è nessuna situazione irreversibile. Dopo le manifestazioni l’erba torna sempre. Stiamo inoltre valutando tutte le opportunità esistenti, dall’irrigazione all’erba in sintetico”.