Mercati in piazza, ecco il piano del commercio

13 giugno 2019 | 12:16
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Mercati in piazza, ecco il piano del commercio
Mercati in piazza, ecco il piano del commercio
Mercati in piazza, ecco il piano del commercio

Il piano comunale per il commercio sulle aree pubbliche si rinnova e conferma, in via definitiva, lo spostamento del mercato bisettimanale in piazzale Don Baroni. “Una sede che diventa oggi ufficiale – ha detto all’assessore al commercio Valentina Mercanti – e che centra due obiettivi di questa amministrazione: il progressivo allontanamento di mezzi pesanti dal transito in centro storico e il rispetto delle norme igieniche richieste”. Niente conferme, invece, per i due banchi di piazza Santa Maria, che a fine anno dovranno lasciare libero il posto: “Una scelta non semplice – ha sottolineato Mercanti – ma doverosa nella prospettiva di riqualificare complessivamente una piazza già molto provata”. “Abbiamo confermato il mercato di Natale in piazza Anfiteatro, sebbene da anni non venga fatto, con l’idea di rilanciarlo attraverso un bando di gestione”, ha aggiunto.

Il piano (e il regolamento che ne è premessa) è stato illustrato oggi (13 giugno) alla commissione bilancio presieduta dalla consigliera Chiara Martini, che ha evidenziato il lavoro di allineamento alla normativa europea, nazionale e regionale. In particolare, la legge 62 approvata nel 2018 dal consiglio toscano. “Il nostro obiettivo – ha detto Martini – è garantire la qualità e il decoro dei mercati, la loro immagine e la loro armonia di contesto. Vogliamo farlo nel rispetto delle regole sovraordinate, valorizzando il territorio che esprimiamo e viviamo anche attraverso i prodotti locali e le realtà sociali che lo animano”.
Il nuovo piano sostituisce quello del 2001 ed è risultato di un lavoro avviato nella precedente consiliatura dall’allora assessore al commercio Giovanni Lemucchi. Riprende – come ha sottolineato il responsabile del Suap, Giuseppe Giovannelli – in gran parte il piano regionale, che ne è la base, introducendo poche variabili di dettaglio che consentiranno all’amministrazione di servirsi dello strumento per indicare quali migliorie perseguire, soprattutto all’interno del centro storico, in termini di prodotti da esporre e qualità, anche estetica, dei banchi. Tema sentito dai consiglieri e dall’assessore: “I mercati di Natale e Pasqua in piazza Napoleone – ha sottolineato Mercanti – sono stati confermati dal piano. Potevamo scegliere di non farlo, considerate anche le polemiche sul decoro che ci sono state, ma non me la sono sentita anche per l’opportunità di fare acquisti a buon prezzo offerta ai lucchesi durante le feste. Ma soprattutto, ogni banco è una famiglia che lavora, un piccolo imprenditore che fino a ieri non aveva garanzie di poter continuare a lavorare oltre il 31 dicembre 2020: ricordo che il Consiglio di Stato ha dato ragione solo ieri alla Regione Toscana sulla direttiva Bolkestein. Una spada di Damocle che finalmente non c’è più e consentirà di avviare un percorso per la riqualificazione estetica dei banchi stessi con una prospettiva di almeno 12 anni di ‘posto fisso’. Tempo che favorisce la progettualità, consapevoli che i cambiamenti non possano avvenire in una notte e che ci siano, di volta in volta, equilibri da mantenere. Certo è che oggi, con questo piano approvato dal consiglio comunale, gli ambulanti potranno muoversi senza incertezze, con strumenti chiari, e saranno messi nelle condizioni di di valutare anche nuovi investimenti. Vorrei inoltre sottolineare che questa amministrazione ha ordinato la situazione e oggi non abbiamo più un operatore senza partita Iva”. Il piano fotografa, di fatto, la situazione di quello che c’è oggi a Lucca: un lavoro di ricognizione delle licenze attive e dei posteggi, del rispetto delle norme igieniche e di sicurezza. Alcuni mercati, avviati in via sperimentale in questi anni, trovano nel piano una loro stabilità e ufficializzazione: “Tra le principali novità – ha detto ancora Mercanti – la presenza, nel piano, del mercato biologico di piazza San Francesco del mercoledì pomeriggio, quello dei fiori di Porta dei Borghi e quello di Nozzano con l’obiettivo di sperimentare la rinascita di piccole aree destinate a mercato nelle frazioni. Sono stati mantenuti i mercati rionali storici così come il mercato dell’antiquariato, che stabilizza 136 banchi, e il mercato arti e mestieri. Infine, stiamo lavorando per strutturare un’immagine coordinata mercato per mercato, per dare ulteriore valore sia sotto l’aspetto della comunicazione sia sotto il profilo dell’estetica”.”. Le norme di sicurezza, in particolare, hanno reso difficoltoso confermare in via del Battistero una parte del mercato dell’antiquariato – definito all’unanimità dalla commissione “un gioiello da valorizzare”: per consentire il transito dei mezzi di soccorso, infatti, è necessario che la carreggiata libera sia di 3,5 metri.

Il dibattito in commissione
All’illustrazione del nuovo piano sono seguiti gli interventi dei consiglieri. Marco Martinelli (Forza Italia) ha puntato i riflettori sul mercato natalizio di piazza Napoleone: “Non sono d’accordo sulla scelta di riconfermarlo così com’è. La piazza principale della città merita molto di più e questa amministrazione rischia di sprecare la possibilità di programmare che il piano stesso esprime. Il mercato di Natale in piazza Napoleone non è né bello né attrattivo: ritengo che sia necessario resettare la situazione attuale e mettersi al lavoro per un progetto serio al quale potranno concorrere anche gli operatori attuali che vorranno rimettersi in gioco investendo in decoro. D’altronde – ha evidenziato Martinelli – siamo in un contesto competitivo e l’obiettivo è restituire a Lucca una piazza ordinata e curata per le feste natalizie”. “Inoltre – osserva Martinelli – ritengo che il mercato dell’antiquariato sia un’eccellenza da valorizzare, e ringrazio l’assessore Mercanti per la disponibilità a collaborare in questo senso. Si tratta di una tradizione che valorizza Lucca a livello nazionale e internazionale, un modello da seguire per il futuro dei mercati in centro storico. Infine vorrei che l’amministrazione procedesse a una razionalizzazione dei mercati e mercatini che ogni domenica invadono la città, deturpandone l’immagine e replicando l’offerta di prodotti. Magari concertandoli con tutte le associazioni di categoria e non solo con la Cna”. Un’allusione che non piace al consigliere Roberto Guidotti: “Forse qualche altra associazione si è lamentata? Noi siamo aperti al dialogo e all’ascolto, anzi, affidare alle associazioni di categoria la gestione dei mercati è stato un modo per semplificare le procedure e garantire progettualità. Concertare è proprio quello che facciamo, costantemente. Siamo l’unico Comune capoluogo che condivide le stesse regole per i suoi mercati”. L’assessore Mercanti, infine, ha voluto sottolineare l’importanza data ai mercati dall’amministrazione Tambellini: “Siamo stati i primi, dopo 70 anni, ad aver messo la testa sulla riqualificazione del Carmine. Gli ultimi investimenti sono stati nel 1936. Un dato che direi significativo del fatto che questa città non ha creduto nei suoi mercati. Sono stati spesi 3,5 milioni dalla Fondazione Cassa di Risparmio, ne occorrono altri 12 per riqualificare completamente la struttura e cerchiamo, quasi ogni giorno, di trovare investitori seri in linea con gli obiettivi posti. Per ora sono giunte offerte solo dalle catene di supermercati ma riteniamo che andrebbero a impattare in modo pesante sul tessuto socio-economico della città e abbiamo, per adesso almeno, rifiutato”.

Elisa Tambellini