
Più vicino il restauro del tempietto del Nottolini. Il progetto di fattibilità per il restauro è stato infatti approvato questa mattina (18 giugno) dalla giunta Tambellini. La struttura di San Concordio, parte integrante del sistema dell’acquedotto ottocentesco, tornerà a nuova vita grazie a un intervento che vede la collaborazione fra il Comune di Lucca, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Unicoop Firenze.
“Si tratta di un primo, fondamentale passo per la realizzazione del parco del Nottolini – spiega il sindaco Alessandro Tambellini – al quale stiamo lavorando da tempo. Il nostro obiettivo è di restituire alla fruibilità dei cittadini e dei visitatori della nostra città un luogo unico in cui storia, arte e natura convivono in maniera ottimale. Questa importante opera, che vede impegnati insieme pubblico e privato, si inserisce nel più ampio contesto di riqualificazione che abbiamo messo in campo a San Concordio grazie ai quartieri social, dove a breve inizieranno i lavori per la pista ciclopedonale e dove stiamo aggiudicando quelli per la riqualificazione dell’area a verde compresa fra piazza Aldo Moro e l’Acquedotto”.
Il progetto di fattibilità tecnica ed economica, che è stato redatto dallo Studio Renzo Granucci, prevede la suddivisione degli interventi in due lotti, per il valore complessivo di 590mila euro. Il primo lotto (310mila euro) riguarda il consolidamento e il restauro del piano terra della struttura. Con il secondo lotto (280mila euro) si andrà invece a intervenire sul primo piano. Al progetto di fattibilità tecnica ed economica dovranno ora seguire le fasi di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva degli interventi. Per il primo lotto il Comune ha stanziato 120mila euro e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, attraverso lo strumento dell’Art Bonus, ha messo a disposizione un contributo di 190mila euro. Per il secondo lotto il Comune ha chiesto un contributo alla Regione Toscana e Unicoop Firenze da parte sua ha annunciato di partecipare al cofinanziamento dell’opera.
“Nel campo delle partnership diffuse – afferma il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini – già dall’inizio, la Fondazione ha seguito il percorso tracciato dai vari Governi succedutesi a livello nazionale, relativo all’utilizzo dell’Art Bonus, strumento che ha consentito di promuovere con forza una nuova stagione di collaborazione tra pubblico e privato. Art Bonus, infatti, offre vantaggi fiscali importanti sia per il pubblico e il privato, pari al 65 per cento dell’importo donato. Un’opportunità che la Fondazione Cassa di Risparmio ha già utilizzato e intende utilizzare sempre più in futuro, ponendosi come fulcro sul quale enti pubblici e privati possono fare leva per realizzare interventi orientati al recupero, al restauro conservativo e al riutilizzo di beni culturali che, altrimenti, non sarebbe possibile sostenere. “Il bonus fiscale per chi sostiene la cultura con donazioni in denaro – conclude Bertocchini – si concretizza dunque in una sorta di nuovo mecenatismo ed ha un duplice obiettivo: da un lato, attrarre ulteriori risorse, svolgendo così un ruolo di vero e proprio catalizzatore; dall’altro, promuovere il senso di responsabilità e appartenenza, che sono elementi fondanti della nostra stessa identità”.
“È il primo passaggio concreto per restituire bellezza al tempietto Nottolini di San Concordio – dice l’assessore all’urbanistica Serena Mammini – Un luogo identitario, un luogo del cuore. Da tempo l’amministrazione è impegnata a recuperare risorse per questo intervento non più differibile. Il percorso, anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca è finalmente iniziato. Lo seguiremo passo passo”.
Tutto l’intervento di consolidamento e di restauro sarà volto a preservare le caratteristiche originarie del Tempietto, a partire dall’uso dei materiali, e dovrà ovviamente ottenere i pareri necessari dalla soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio. Si prevede l’eliminazione di tutti gli elementi impropri che circondano l’edificio, lo smontaggio della copertura in conci di pietra, l’impermeabilizzazione della copertura e il rimontaggio della stessa, oltre al restauro statico e architettonico esteso a tutta l’opera.