


Il mercato bisettimanale in piazzale don Baroni confermato ufficialmente mentre altri banchi dovranno scomparire, come ad esempio quelli in piazza Santa Maria. Novità e conferme contenute nel regolamento per l’esercizio dell’attività di commercio su aree pubbliche e nel piano comunale del commercio approvati questa sera (20 giugno) in consiglio comunale.
A illustrarli è stata l’assessore Valentina Mercanti, che ne ha tracciato le linee guida: “Ci siamo mossi di pari passo al codice del commercio, cercando di adeguare Piano e regolamento alla normativa che si è accavallata in questi anni. Il piano ha una durata massima di dodici anni, perché quando si andranno a fare progetti di riqualificazione dei singoli mercati chi investe abbia la possibilità di riprendere quanto ha versato. Oggi abbiamo finalmente una cornice certa: siamo i primi in Toscana ad approvare piano e regolamento adeguati alla nuova normativa. è la dimostrazione di quanto teniamo ai mercati ed alle persone che ci lavorano”. Per Mercanti il piano è il frutto di “un lavoro certosino, ma non è scritto sulla pietra, perché il settore è dinamico e siamo aperti a miglioramento. Dovevamo prevedere aree per posteggi, fare una ricognizione delle licenze, effettuare analisi relativamente all’igiene: non è stato semplice, ma alla fine abbiamo fatto una fotografia definitiva”.
I mercati individuati, alla fine, sono quelli di piazzale Don Baroni – “area che ha bisogno di essere riqualificata”, ammette Mercanti, “quella rimarrà la zona, non rimetteremo 130 banchi dentro la città perché non è sostenibile. Adesso ragioniamo insieme su come rendere questa allocazione più attrattiva”. Restano il mercato dell’antiquariato e gli altri mercati e fiere storiche. “Sulla fiera di Natale in piazza Napoleone – osserva – sono state fatte molte polemiche, ma non si possono chiedere investimenti senza dare delle certezze. Spero comunque che già da questo Natale avremo delle modifiche”.
Oltre ai posteggi fuori dal mercato, che vengono confermati, l’altra novità riguarda la certezza per gli operatori di avere il loro banco anche durante Lucca Comics.
Capitolo regolamento: “L’obiettivo è quello di far partire i mercati in tutte le zone della città, per ottenere un fenomeno diffuso. Un criterio fondamentale riguarda la qualità. Il made in Italy, l’artigianato italiano, la filiera corta: questi sono stati gli elementi che ci hanno guidati”. Una volta concluso questo processo, ricorda l’assessora, si procederà all’assegnazione dei banchi per nuovi mercati. “Dobbiamo compattare – conclude – una categoria che, solo in provincia di Lucca, conta 1187 operatori”.
Per la consigliera Chiara Martini, che presenta emendamenti sia rispetto al regolamento che al Piano, “Questa è una fotografia dell’esistente, all’interno della quale potranno essere inserite nuove proposte”, mentre Barsanti insiste sulla necessità di riqualificare il mercato di piazzale Don Baroni. “Piazza Napoleone? La critica è relativa a come si presenta la piazza, nessuno vuol fare un danno agli operatori”, rileva il rappresentante di Casapound.
Secondo Martinelli “bisogna partire dal fatto che questa amministrazione governa da 7 anni continuativi. In questo tempo, rispetto ai mercati, si è registrato un progressivo degrado, sia nel centro storico sia fuori. Si è spostato un mercato che godeva di buona salute e, riguardo ai mercati previsti per le festività natalizie, il peggioramento è sotto gli occhi di tutti. Mentre in altre città attirano un turismo dedicato, a Lucca si fornisce un’immagine negativa della città, sia dal punto di vista del decoro che sotto il profilo della qualità dei prodotti offerti. L’altro aspetto – precisa – riguarda i mercatini all’interno del cerchio delle mura urbane: si sono moltiplicati strada facendo ed in alcuni casi deturpano il patrimonio artistico cittadino. Chiediamo quindi una razionalizzazione dei mercati nel centro storico, per puntare sulla qualità, al posto della quantità”.
La consigliera Del Greco, tuttavia, ricorda che “è stato fatto un percorso concertato con le categorie, con l’intento di migliorarsi di continuo. Piazza Napoleone? è stato avviato un tavolo di lavoro per dare una nuova veste a questa piazza, per ritoccare le parti maggiormente contestate. Ci sono state inoltre importanti novità, come quelle legate alla fiera di santa Zita, con i relativi giardini”.
Nessun cambio di passo, invece, a giudizio di Remo Santini: “Sarebbe auspicabile un ritorno del mercato ambulante nel centro storico, senza essere così netti. La situazione al mercato delle Tagliate non è delle più rosee, anche se sono passati diversi mesi: gli operatori sono stati abbandonati. Piazza San Michele? Per Comics e Summer Festival gli spalti vengono messi a ferro e fuoco, non capiamo perché non si possa osare un po’ di più. Piazza Napoleone? L’amministrazione avrebbe dovuto fornire degli indirizzi chiari e si è generata confusione. Vi impuntate – conclude – su certe decisioni, senza ammettere che si può anche sbagliare e correggere il tiro”.
Bindocci, dal canto suo, attacca sull’impostazione di regolamento e Piano: “Manca un progetto complessivo ed alcuni mercati sono anonimi. Serve un ragionamento di prospettiva: c’è chiarezza, ma manca coraggio”.
Accuse rispedite al mittente da Martini e Mercanti: “L’opposizione – afferma Martini – si contraddice e non pone critiche costruttive”, mentre per l’assessora “è inutile fare libri dei sogni, facciamo soltanto cose reali. Sfatiamo un mito anche relativamente al mercato di piazzale Don Baroni: i dati dimostrano una realtà diversa da quella riportata da chi parla per sentito dire. Riportare il mercato in città? Non si può fare per motivi di misure, igiene, passaggio mezzi inquinanti ed eventi collaterali che implicherebbero poi di spostarlo di nuovo volta per volta. Piazza Napoleone? Ricordiamo che gli ambulanti ci lavorano, andiamo oltre i turisti. In città tutto deve essere bello, salvo poi lamentarsi della città troppo turistica. Noi siamo fieri di far lavorare gli ambulanti, dando loro nuove opportunità”.
Il regolamento riceve voti 20 favorevoli (6 contrari, 0 astenuti) con immediata eseguibilità. Disco verde anche per il Piano del commercio, che riceve 20 voti favorevoli (6 contrari, 0 astenuti) insieme all’immediata eseguibilità.
Paolo Lazzari