Scuole, 10 milioni dal Comune in servizi

20 giugno 2019 | 12:03
Share0
Scuole, 10 milioni dal Comune in servizi

“Lucca si riconferma una garanzia a livello di istruzione e inclusione e, anche quest’anno, il Comune si è impegnato per garantire a tutti un’esperienza formativa di qualità”. In particolare, spiegano dall’amministrazione, per quanto riguarda i servizi, sono oltre dieci milioni di euro quelli stanziati durante l’anno scolastico 2018-2019: per la ristorazione scolastica 3 milioni di euro (di cui 1 milione e 600 di contributi delle famiglie), per il traporto pubblico 1 milione di euro (di cui 160mila di contributi delle famiglie), per l’educazione della prima infanzia due milioni di euro (di cui 700mila euro di contributi dalle famiglie), 800mila euro per il Diritto allo studio, 1 milione e 300mila euro per le utenze e il resto delle risorse è impiegato nell’alta formazione, primariamente per l’istituto Boccherini.

“Il vasto programma di stanziamenti viene articolato dal personale del settore delle politiche formative per i sette istituti comprensivi del Comune – spiega l’assessora del Comune di Lucca, Ilaria Vietina -: 24 scuole dell’infanzia, 28 scuole primarie, 7 scuole secondarie di primo grado e il Centro provinciale per listruzione degli adulti, con un totale di 7mila e 829 alunni”.
“Non manca la qualità – interviene il dirigente Antonio Marino -; infatti secondo l’Istituto degli innocenti, la valutazione degli asili nido a Lucca è nel segmento più alto a livello regionale”.
I dati realitivi all’impiego delle risorse per i servizi scolastici dell’anno 2018-2019 sono stati presentati stamani a palazzo Orsetti da, oltre al dottor Antonio Marino e all’assessora del Comune di Lucca, Ilaria Vietina, la vice presidente del Consiglio comunale e presidente della commissione cultura e istruzione, Maria Teresa Leone, la dottoressa Ciccone, Laura Cesarano, funzionaria e coordinatrice pedagogica dell’ufficio servizi educativi per l’infanzia e Maria Bruna Franceschini.
Nell’ambito della ristorazione scolastica, le iniziative per il miglioramento della qualità sono numerose, tra queste: “Gli incontri formativi per i componenti della commissione mensa, i sopralluoghi nei refettori, la valutazione da parte dei genitori dei pasti proposto e la consulenza nutrizionale – spiega la consigliera Maria Teresa Leone . Inoltre i pasti caldi ancora integri, il pane, la frutta non consumati, sono stati ridistribuiti, in collaborazione con la Caritas diocesana, alle mense di solidarietà: 4mila e 660 porzioni di primo, 4mila e 420 di secondo, 4mila e 115 di contorni, mille e 575 di pane e mille e 496 di frutta”. Non manca la sensibilizzazione sulle tematiche legate all’alimentazione, come sottolinea l’assessora Vietina: “Che si concretizza nelle giornate No glutine e No lattosio“. Al centro dell’offerta formativa sta l’esperienza dell’educazione in natura, che riconsidera l’importante rapporto fra i bambini e la natura e: “Sensibilizza anche gli educatori e i genitori verso la condivisione di un’azione comunicativa migliore – continua l’assessora Ilaria Vietina -. Ai diversi percorsi hanno partecipato più di 100 educatori, 60 insegnanti e tante famiglie, il cui lavoro è sfociato in un convengno specifico, realizzato al Real Collegio nell’aprile scorso”.
I numeri nel dettaglio. La ristorazione scolastica ha un’incidenza sul bilancio di circa 3 milioni di euro, di cui circa 1.600.000 euro proviene dal contributo delle famiglie.  Gli alunni che hanno consumato la mensa nelle scuole per l’anno appena concluso sono stati 5096 (di cui 721 esenti). Le iniziative per il miglioramento della qualità sono numerose: gli incontri formativi per i componenti della commissione mensa, i sopralluoghi nei refettori, le valutazione da parte dei genitori della commissione dei pasti proposti (dati estratti dai questionari reperibili qui, nella sezione ristorazione scolastica, Commissioni Mense) e la consulenza nutrizionale con il “punto di ascolto nutrizione”. Il recupero di pasti caldi ancora integri, pane e frutta non consumati nelle mense  di 10 scuole per la redistribuzione alle mense di solidarietà in collaborazione con la Caritas diocesana e la ditta affidataria del servizio ha permesso di recuperare e ridistribuire 4660 porzioni di primo, 4420 di secondo, 4145 di contorni, 1575 porzioni di pane e 1496 porzioni di frutta. Il progetto Orti in condotta è attivo da tre anni e coinvolge 18 scuole. La sensibilizzazione su tematiche legate all’alimentazione si è concretizzata con le giornate “no glutine” e “no lattosio”.  
Il servizio di trasporto scolastico costa complessivamente poco più di 1 milione di euro di cui circa 900 mila a carico del Bilancio comunale e circa 160 mila euro fanno capo alle famiglie. In tutto ne hanno usufruito oltre 1000 alunni di cui 396 esenti.
Al centro dell’offerta formativa sta l’esperienza dell’educazione in natura. Questa tematica, sempre più interessante dati gli stili di vita odierni e gli effettivi bisogni dei bambini/e, riconsidera l’importante rapporto tra i bambini e la natura, porta ad un ripensamento nel rapporto tra bambini, bambine e adulti, aiuta il confronto tra educatori, insegnanti e famiglie verso la condivisione di un’azione educativa migliore e una riqualificazione dei contesti scolastici. Si tratta di un cambiamento culturale a favore dell’infanzia e non solo: anche gli adulti beneficiano di questo orientamento riscoprendo modalità di tempi e relazioni più positivi. Hanno partecipato ai diversi percorsi più di 100 educatori, 60 insegnati e tante famiglie, il cui lavoro è sfociato (soprattutto per le scuole primarie) in un convegno specifico realizzato al Real Collegio nell’aprile scorso.

Rebecca Del Carlo