Come cambia il traffico con il nuovo ponte sul Serchio

16 luglio 2019 | 12:10
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Come cambia il traffico con il nuovo ponte sul Serchio
Come cambia il traffico con il nuovo ponte sul Serchio
Come cambia il traffico con il nuovo ponte sul Serchio
Come cambia il traffico con il nuovo ponte sul Serchio

Maggiore respiro per via Salicchi, parte della Pesciatina, della circonvallazione di Lucca e della Morianese ma attenzione ai nuovi flussi di traffico sulla via del Brennero e in alcune zone densamente abitate come la via delle Ville. Sono questi alcuni degli elementi emersi questa mattina (16 luglio) a Palazzo Ducale nell’ambito dell’incontro pubblico dedicato al nuovo ponte sul Serchio (leggi). Durante la mattinata, i tecnici della Provincia hanno anche presentato le proiezioni legate ai flussi di traffico a seguito della realizzazione della nuova infrastruttura. Un aspetto che presenta alcune criticità.

Un’opera ritenuta all’unanimità di fondamentale importanza alla luce degli attuali volumi di traffico, anche di mezzi pesanti, ma che da sola non può risolvere tutti i problemi. Per questo nel corso dell’incontro è stato spiegato che sarà fondamentale portare a conclusione anche l’iter per la realizzazione dell’asse sub-urbano ma anche tenere sotto controllo la nuova viabilità per evitare che il problema del traffico venga semplicemente “spostato”. Ad illustrare i volumi di traffico attuali e quelli previsti con la realizzazione del nuovo ponte, è stata l’architetto della Provincia Francesca Lazzari: “Attualmente – ha spiegato l’architetto – sul ponte di Monte San Quirico transitano in media circa 12mila veicoli nell’arco delle 24 ore, di cui circa 160 sono mezzi pesanti (142 verso Lucca e 24 in uscita). Sulla via del Brennero, invece, attualmente ci sono circa 18mila veicoli al giorno e oltre 800 mezzi pesanti”.
La sola realizzazione del ponte, secondo gli scenari elaborati dai tecnici della Provincia, porterà già dei benefici concreti alla viabilità circostante: nei periodi di massima affluenza, è infatti stimata una riduzione del traffico di 745 veicoli ogni ora  in via Salicchi, -400 in via di Moriano, -88 sul lato est della circonvallazione e -65 mezzi ogni ora sulla via Pesciatina. Attenzione però, perché la nuova viabilità non avrà esclusivamente ricadute positive. I tecnici infatti prevedono un significativo aumento del traffico lungo la via del Brennero a nord del nuovo ponte (+331 veicoli ogni ora) e, in misura più marginale, su via delle Ville (+62 veicoli ogni ora).
Benefici ancora più importanti la nuova infrastruttura li porterà se messa in relazione con l’asse sub-urbano. In questo caso infatti, è previsto un calo di 699 veicoli ogni ora sulla circonvallazione di Lucca, di 942 veicoli in via del Brennero e via Salicchi, di 283 sulla variante di collegamento Monte San Quirico e via delle Tagliate, di 223 sul Viale Europa di Marlia, di 172 sulla via Pesciatina e di 199 in via della Madonnina (anche in questo caso, le stime si riferiscono agli orari di punta).
Anche in questo caso però è previsto un aggravio di traffico su altre zone: la strada più “danneggiata” è ovviamente la via del Brennero a nord del ponte dove sono previsti 489 veicoli in più all’ora, segue la via di Sant’Alessio con 132 veicoli in più ogni ora, poi la via Romana con 119 e la via di Tiglio con 62.
“Con il nuovo ponte ci saranno sicuramente benefici per via Salicchi, per parte della circonvallazione e per la via Pesciatina – ha spiegato l’architetto Lazzari -. D’altro canto però, ci sarà una crescita del traffico sul Brennero in direzione nord e in via delle Ville che è una strada densamente abitata. Con l’asse sub-urbano i benefici saranno molto maggiori per tutta la zona est della città ma anche in questo caso prevediamo un aggravio di traffico su altre strade. Per questo è importante monitorare e costantemente la viabilità per evitare un’eccassiva incidenza di queste evoluzioni, specie nelle zone densamente popolate”.
“Lavoriamo per tenere sotto controllo questi dati ed evitare di spostare semplicemente il problema da una parte all’altra, liberando alcuni centri urbani ma intasandone altri – ha chiosato il presidente della Provincia, Luca Menesini -. Per questo è importante che le informazioni siano chiare e a disposizione di tutti”.