Ingegnere: “Balilla, uno scempio togliere ora la ghiaia”

24 luglio 2019 | 15:39
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Ingegnere: “Balilla, uno scempio togliere ora la ghiaia”

“La rimozione dello stabilizzato dal campo Balilla ora e non dopo i Comics è uno scempio e un atto che alla fine è nocivo per la città, per i cittadini e, da ultimo, anche per il monumento”. Così Paolo Barsotti, ingegnere dello studio Ingeo (noto per aver prodotto su incarico dell’amministrazione comunale lo studio conoscitivo per il piano strutturale del Comune di Lucca), si è espresso in merito alla polemica in atto in queste ore dopo che la Sovrintendenza alle belle arti ha ordinato la rimozione della ghiaia dall’area dell’ex Balilla (leggi).

“Un fatto che, nel caso non rientrasse, sarebbe davvero ridicolo e clamoroso – commenta Barsotti sulla sua pagina Facebook -. Ma credo che alla fine, anche attraverso altri contributi, anche i tecnici della Soprintendenza di Lucca, facendo appello al buon senso, rivedranno ciò che secondo me (in base alle conoscenze che ho e che possono non essere complete) è da rivedere”.
Barsotti argomenta così le sue motivazioni: “La rimozione dello stabilizzato implica un cantiere con macchine operatrici, camion ed escavatori, che di solito dura intorno a 20 giorni. Un cantiere di questo tipo genera:inquinamento (polveri derivanti dal materiale, scarico dei mezzi, inquinamento acustico); disagi per il traffico sia pedonale e ciclistico (l’accesso e l’uscita dal cantiere di decine di mezzi al giorno “taglia” la ciclable – ricorderete anche un incidente durante uno degli ultimi cantieri di questo tipo che coinvolse una ciclista); disagi per il traffico automobilistico (accessi e uscite su un tratto della circonvallazione particolarmente trafficato); vibrazioni – ancorché minime – di fronte al monumento, controllabili, certo, ma evitabili. Quanto detto deve essere moltiplicato per 2 in quanto poco dopo (cioè a fine settembre), inizierebbero i lavori per ripristinarel’area per i Comics; quindi i “danni” di cui sopra sarebbero per oltre un mese, per cittadini e ambiente”.
“Nel mesetto e mezzo scarso che il campo rimarrebbe ‘scoperto’ – prosegue Barsotti – ovviamente non sarebbe possibile veder crescere l’agognata erba, a meno di una stagione al momento imprevedibile, di pioggia o simile e comunque, anche se l’erba ricrescesse, a fine settembre sarebbe di nuovo ricoperta. Insomma, durerebbe meno di un gatto sull’Aurelia; Inoltre c’è il problema delle risorse: queste due operazioni (inutilit se semplicemente si lasciasse lo stabilizzato per poi rimuoverlo a novembre dopo i Comics) costano. Allora che siano costi pubblici (quelli per i Comics credo che, almeno in parte lo siano) o privati (quelli della rimozione voluta ora), sono soldi spesi male”.
“Credo che i cittadini non si spiegherebbero (e magari si arrabbierebbero anche) se vedesero fare una simile operazione – conclude l’ingegnere – e, francamente, credo che nessun tecnico vorrebbe essere responsabile di un simile scialacquo di risorse, che sarebbe solo un capriccio. Staremo a vedere come andrà a finire, ma se andrà nel verso che non auspico vorrei vedere pubblicato su giornali e social, così, per informazione, nome e cognome di chi lo ha imposto. Perché ciascuno si deve prendere le proprie responsabilità di fronte a cittadini sempre più increduli anche solo di fronte alla possibilità che accadano fatti che sfidano la più tenace ottusità”.
Il post dell’ingegnere ha scatenato, com’era prevedibile una lunga serie di commenti in risposta. Tra questi anche alcuni personaggi della politica cittadina come il consigliere comunale del Partito Democratico Gianni Giannini e l’ex sindaco Pietro Fazzi.
“Un’amministrazione valuta le opportunità ed i ritorni economici e di immagine per la citta – dice il rappresentante della maggioranza -. Fino ad ora l’amministrazione ha cercato di calibrare l’interesse cittadino e la tutela di un evento ormai importante per la città intera. Non mi disturba il ghiaino al campo Balilla, gradirei una permanenza inferiore ma i Comics sono ormai consolidati a Novembre e capisco che anche le grandi star della musica abbiano agende ben rigide per le disponibilità. Da cittadino apprezzo le occasioni e vorrà dire che nel guardare il brecciolino applicheró il principio di comprensione e pazienza”.
Di parere diammetralmente opposto Fazzi: “Ripeto quello che ho cominciato a dire nel 2007 e ho ripetuto una quantità di volte: i Games non devono essere collocati sul prato degli spalti delle mura e i concerti possono essere organizzati eccezionalmente senza mortificare il prato proteggendo con materiali rimovibili in pochi giorni, come ha detto la soprintendente Angela Acordon subito dopo essere nominata”.