Via Catalani, negozi in guerra per ritardi al cantiere






Il calvario per le attività commerciali di viale Catalani a Sant’Anna pare destinato a durare ancora diversi mesi. Ne sono certi i titolari dei vari negozi a cui non è bastato l’annuncio dell’assessore ai lavori pubblici Celestino Marchini di qualche giorno fa relativo alla riapertura a doppio senso del viale (leggi) per rasserenare gli animi. Il motivo del contendere sono le incertezze relative alle tempistiche per il cantiere del sottopasso: a causa di una serie di problemi tecnici, pare quasi certo infatti che l’obiettivo di concludere i lavori entro i Comics non sarà raggiunto. Inoltre la riapertura a doppio senso del viale crea una nuova incognita legata ai parcheggi. Secondo alcuni commercianti infatti, il Comune avrebbe promesso di recuperare gli stalli che attulmente sorgono di fronte al cantiere, su un lato della futura carreggiata. Non è certo però se, una volta terminati i lavori, ci sarà lo spazio sufficente. Nell’attesa di uscire da questo limbo, c’è anche chi valuta azioni legali. Le attività più colpite dai lavori, lamentano infatti una riduzione degli affari anche del 50%.
Il più agguerrito è Davide Ianniello, titolare del negozio di videogames Space One: “Il fatto che viale Catalani riapra a doppio senso per noi commercianti è abbastanza indifferente. Il problema è il cantiere legato al sottopasso che ha accumulato un ritardo di tre mesi – dice -. Sappiamo benissimo che l’obiettivo di riaprire per i Comics non sarà raggiunto e così passeremo un altro Natale in queste condizioni. Per noi è molto difficile: per ora non ci siamo trasferiti per i nostri clienti storici a cui siamo molto affezionati ma se continua così non potremo fare altrimenti. Stiamo valutando anche di fare una causa al Comune per mancato guadagno: ci stiamo confrontando con i nostri legali per capire cosa fare”.
Ianniello svela anche alcuni dettagli realitivi ai problemi che hanno riguardato il cantiere: “Chiaramente gli scavi hanno fatto emergere l’acqua della falda che durante i lavori veniva aspirata costantemente con una pompa. Man mano però che veniva tolta l’acqua, il terreno sopra ha cominciato a cedere e questo ha comportanto notevoli problemi: il palazzo dove ci troviamo ha cominciato ad oscillare e adesso è pieno di crepe sia sui muri che sui pavimenti. Questo ha comportato il blocco totale dei lavori. Il terreno su cui sorge il palazzo è stato stabilizzato pompoandoci dentro un composto di cemento e resina ed inoltre le oscillazioni del palazzo sono adesso monitorate costantemente da dei sensori collegati ad una centralina. Una volta fatti questi interventi gli scavi sono potuti riprendere ma è impossibile recuperare il tempo perso. A mio avviso i lavori non termineranno prima di gennaio 2020. Inoltre ci sono i danni subiti dall’immobile: il proprietario sta facendo le proprie valutazioni per capire come tutelarsi al meglio”.
Anche per Ianniello l’incertezza legata ai parcheggi rimane un grosso problema: “Secondo i progetti, i parcheggi dovrebbero essere fatti a lisca di pesce sul lato del viale dove ora passano i mezzi pubblici, però non è detto che poi ci sia lo spazio sufficente. Infatti su quel tratto di strada dovrà sorgere anche il collegamento tra il sottopasso e la pista ciclabile. È veramente una questione di centimetri, se alla fine non ci dovessere essere lo spazio sarebbe veramente un problema”.
“L’assessore Marchini – conclude Ianniello – è sempre stato molto disponibile e per questo lo ringrazio ma lui è un’ottimsta di natura. Sappiamo che, al di la degli annunci, i problemi ci sono. Per noi questa situazione ha portato a un calo delle vendite del 20-30%: è insostenibile andare avanti così”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Mariella Della Nina, titolare dell’autonoleggio Hertz: “Sicuramente la riapertura del viale a doppio senso è positiva – dice – ma non possiamo certo essere soddisfatti. In questo periodo per noi c’è stato un calo delle transazioni tra il 30 e il 50%. I turisti che noleggiano un auto dal circuito internazionale sono costretti a venire qui lo stesso ma sono comunque in grande difficoltà perché non sanno come arrivare. Chi invece deve noleggiare una macchina senza prenotazione preferisce scegliere soluzioni più comode”.
L’incertezza legata ai futuri parcheggi preoccupa anche Luca Santi, titolare della Casa del libro: “Noi siamo qui da due anni – spiega – e non abbiamo sinceramente risentito più di tanto della presenza del cantiere. Il problema sono i parcheggi. I nostri clienti arrivano qui per vendere i loro libri usati con gli scatoloni e se non avranno dove parcheggiare in prossimità del nostro negozio per noi, come anche per tutti gli altri, sarà un grosso problema”.