Via Vecchi Pardini a senso unico: proposta in commissione

Un senso unico in via Vecchi Pardini, dalla strettoia all’altezza dell’incrocio con via del Tirassegno, fino a via per Corte Pistelloni, in direzione Viareggio. È questa la soluzione proposta oggi (9 agosto) con una mozione durante la seduta della commissione lavori pubblici dal consigliere di Fratelli d’Italia, Nicola Buchignani, per ridurre i pericoli che il doppio senso attuale comporta proprio all’altezza della strettoia. “La strada è divenuta, negli anni, molto trafficata – ha argomentato Buchignani – e i rischi per pedoni e ciclisti sono cresciuti, specie nelle ore di punta. La carreggiata stradale ha una larghezza limitata, i marciapiedi non ci sono e alla strettoia che si forma all’altezza di via del Tirassegno la situazione è ancora più grave: ogni giorno le auto si incrociano senza alcun ordine per mancanza di segnaletica che determini chi ha la precedenza, si rompono specchietti, vengono strusciati i muri delle case con le auto. Ma quello che è peggio – ha evidenziato Buchignani – è che sulla strettoia si affacciano delle porte di abitazioni private. Cittadini che ogni volta che devono uscire di casa non possono permettersi un attimo di distrazione perché potrebbero essere immediatamente falciati dalle auto in transito. Se la via divenisse a senso unico, invece, sarebbe possibile prevedere una pista ciclopedonale o comunque un camminamento protettom anche considerando che lì c’è una scuola. La strada rimarrebbe comunque accessibile ai residenti dalle traverse via Paganini, via di Boboli e via Nerici, che raggiunta via Vecchi Pardini avrebbero l’obbligo di svolta a sinistra”.
L’assessore al traffico Celestino Marchini, ascoltata la proposta del consigliere Buchignani, ha ricordato che la viabilità del quartiere di Sant’Anna sarà profondamente modificata dal sottopasso pedonale di via Catalani, che renderà la rotonda di piazzale Boccherini più fluida: “Bisognerà considerare la situazione nel suo complesso – ha detto Marchini – analizzando vantaggi e svantaggi su tutto il quartiere, a partire dai disagi che potrebbero crearsi nelle traverse. I punti di potenziale conflitto diventerebbero 19 e bisogna ponderare gli svantaggi e i pericoli che andrebbero a determinarsi di conseguenza su via per Corte Pistelloni e su viale Puccini. Inoltre, potrebbero esserci ripercussioni anche sulla rotatoria di piazzale Boccherini, su quella di Viale Europa e su viale Luporini. Infine, anche la navetta numero 5 dovrebbe modificare il suo percorso, creando un vulnus nel sistema dei servizi di trasporto pubblico locale”. Riflessioni, quelle di Marchini, che convincono solo in parte Buchignani: “Possiamo comunque fare una sperimentazione e tornare indietro in un secondo momento, fare dei correttivi. Non aspettiamo che ‘ci scappi il morto’ per fare qualcosa. Se ne parla dai tempi della giunta Favilla, i residenti hanno diritto di uscire di casa senza temere di essere falciati dalle auto”. I problemi di traffico su via Vecchi Pardini erano stati affrontati anche da Francesca Pierotti, assessore ai lavori pubblici nella precedente consiliatura: “Una sperimentazione di senso unico c’è stata, se vi ricordate – ha detto Pierotti – interessò via per Corte Pistelloni ma poi si determinarono problemi di code e quindi è stato ripristinato il doppio senso di marcia. Questo non significa che non si possano valutare miglioramenti, ma è necessario considerare la viabilità di tutto il quartiere anche alla luce dei lavori in corso. Questione annosa, semmai, è quella dell’utenza cosiddetta debole che fa affidamento sulle 7 fermate della navetta, in entrambi i sensi di marcia. Per problemi di budget, in tempi recenti ci siamo visti a tagliare quel tratto e poi a ripristinarlo proprio perché molto richiesto dal quartiere. Garantire la circolazione della navetta in un solo senso di marcia significherebbe offrire un servizio valido per il viaggio di andata ma inesistente per quello di ritorno: prima di farlo, occorre studiare alternative”. Il consigliere Enrico Torrini (Siamo Lucca) si è detto d’accordo con il senso unico, ma consentendo la marcia verso Lucca: “In questo modo – ha constatato – il traffico che va verso Lucca non sentirà più via Vecchi Pardini come una scorciatoia alternativa alla Sarzanese e continuerà a percorrere quella per raggiungere la circonvallazione oppure prenderà viale Einaudi per immettersi in viale Luporini”. L’assessore Marchini, ribadendo che certe valutazioni devono essere fatte con studi di flusso e numeri alla mano, ricorda che nel programma triennale delle opere pubbliche c’è anche l’allargamento di via per Corte Pistelloni: “In questo modo – ha sottolineato – si diminuiranno i punti di conflitto alla curva, dove la via si innesta con via Vecchi Pardini. Nel frattempo andrà a regime la rotatoria di piazzale Boccherini. Probabilmente un senso unico andrà valutato anche in via Pisana, in direzione opposta. Per dare una risposta tempestiva ai residenti nei pressi della strettoia, tuttavia, si potranno mettere dei cartelli che chiariscano le precedenze in quel tratto”. Una discussione sentita, quella in commissione lavori pubblici, che si chiude con un rinvio proposto dal presidente Daniele Bianucci: “Congeliamo questa mozione per 6 mesi, riaggiorniamoci a febbraio 2020: nel frattempo, l’amministrazione si impegnerà ad acquisire dati oggettivi, anche da Ctt Nord sull’utenza della navetta, e a monitorare gli effetti sulla parte nord del quartiere di Sant’Anna dopo che sarà entrata in pieno regime il funzionamento della rotonda di piazzale Boccherini”.
La seduta della commissione è proseguita con la mozione sulla micromobilità presentata dal consigliere del M5S Massimiliano Bindocci: “La proposta ha come premessa un articolo della recente finanziaria, che introduce la possibilità di autorizzare la sperimentazione della circolazione su strada di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, come segway, hoverboard e monopattini. Un’alternativa che bene si coniuga con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria: la situazione non è rosea a Lucca, e gli sforamenti di Pm10, con relative ordinanze del sindaco, lo dimostrano. L’uso di certi dispositivi – ha detto Bindocci – può essere una novità importante, anche per favorire lo scambio modale soprattutto nei nodi di interscambio, come le stazioni. Con questa mozione si impegnano sindaco e giunta ad autorizzare la circolazione dei dispositivi per la micromobilità elettrica, informando la popolazione residente in modo adeguato. Se il servizio di noleggio di certi dispositivi fosse affidato a terzi, dovranno essere fornite agli utilizzatori le informazioni utili sulla sicurezza, sulla velocità, sulla sosta”. Gli obiettivi della mozione di Bindocci trovano terreno fertile nell’assessore alla mobilità Gabriele Bove: “In questi anni abbiamo cercato di favorire la mobilità dolce, abbiamo costruito tratti di pista ciclabile importanti e stiamo completando il percorso intorno alle Mura. Vogliamo modificare la mentalità del cittadino, portarlo a favorire mezzi non inquinanti. Abbiamo già parlato con alcune società di sharing, è una via che vogliamo facilitare e percorrere”. La consigliera Francesca Pierotti, dopo aver chiesto un minuto di sospensione della seduta, ha ripreso quindi la parola a nome della maggioranza: “Questa mozione, resa più generica in alcune sue parti, può essere presentata all’unanimità. Si tratta di una possibilità nuova ed è necessario un approfondimento. Tuttavia – ricorda Pierotti – è in questi giorni aperto al contributo di tutti il nuovo piano di dettaglio di viabilità e sosta del centro storico: è questo lo strumento dove far confluire la volontà di procedere con questa sperimentazione”. La mozione è stata ritirata dal consigliere Bindocci: adesso maggioranza e minoranza lavoreranno per condividerne il testo da portare all’attenzione del consiglio a settembre.
Elisa Tambellini